Regionali. Doppia preferenza e soglia di sbarramento. Il Prc: "Il 10 novembre ultima occasione per garantire i principi costituzionali"

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Il simbolo del partito della Rifondazione comunista

ll prossimo Consiglio, l’ultimo con pieni potere da parte dei consiglieri è fissato al 10 novembre. Per quella data è stata calendarizzata la riforma della legge elettorale calabrese, ancora monca sulla previsione della doppia preferenza prevista dalla l.20 del 2016. Attenzione sulla soglia di sbarramento.

  03 novembre 2020 15:54

Nei prossimi giorni verrà sciolto il Consiglio regionale calabrese, così prevede la legge in caso di morte del Presidente del Consiglio regionale.

Il prossimo Consiglio, l’ultimo con pieni potere da parte dei consiglieri è fissato al 10 novembre. Per quella data è stata calendarizzata la riforma della legge elettorale calabrese, ancora monca sulla previsione della doppia preferenza prevista dalla l.20 del 2016, in base alla quale le Regioni devono consentire agli elettori l’espressione di almeno due preferenze, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso, pena annullamento delle preferenze successive alla prima.

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"Il legislatore regionale avrà  - si legge nella nota della segreteria regionale di Rifondazione Comunista - la possibilità di esercitare le sue prerogative prima che venga commissariato dal governo centrale, così come è successo la Puglia, e ci auguriamo vivamente che questa sia la volta buona, che il Consiglio regionale colga quest’ultima opportunità approvando spontaneamente la legge espressione dei principi di parità costituzionalmente garantiti. A questo punto, però, chiediamo ai Consiglieri regionali, prima di andare al voto, di rimediare anche ad un altro grosso pasticcio e di rimodulare la soglia di sbarramento sulle liste regionali irragionevolmente fissata all’8%. La Regione Calabria è l’unica Regione in Italia ad avere una soglia così alta, a fronte di altre Regioni che, in linea con gli altri governi europei, hanno stabilito una soglia media del 4%. L’omesso adeguamento alla legge 20 del 2016 e la previsione di una soglia così alta sono stati oggetto dell’azione popolare presentata dall’avvocata Rossella Barberio al Tar Calabria in occasione delle ultime elezioni regionali. Oltre all’omesso recepimento delle norme a garanzia della parità di genere l’avvocata Barberio ha portato davanti al giudice amministrativo la questione di costituzionalità della soglia di sbarramento prevista dalla legge elettorale calabrese".

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"E’ innegabile che - affermano - una soglia di sbarramento così alta non dà peso al voto degli elettori, non consente l’assegnazione di alcun seggio a candidati a hanno ottenuto un rilevante numero di voti, esclude dalla rappresentanza ampie fasce dell’elettorato, distorcendo il risultato elettorale e creando un vero e proprio corto circuito della democrazia. Le ultime elezioni sono state falsate da un procedimento elettorale illegittimo perché incostituzionale".

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"I consiglieri regionali non possono perdere oggi la possibilità di rimediare agli errori commessi in passato. La Regione Calabria merita di andare al voto con una legge elettorale pienamente conforme alla Costituzione. Non si possono indire nuove elezioni se la legittimità del voto non è assicurata, se la stabilità degli esiti del voto non è garantita. Potremo trovarci nuovamente  - concludono -ad andare al voto con il rischio di vederne annullati gli esiti da parte di un giudice. Questa è una battaglia di legalità che noi di Rifondazione comunista intendiamo portare avanti".

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