Regionali, Graziano chiude ad Oliverio e primarie. Ma un blocco del centrosinistra insiste sul governatore

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images Regionali, Graziano chiude ad Oliverio e primarie. Ma un blocco del centrosinistra insiste sul governatore

  16 settembre 2019 19:46

Giornata campale nel centrosinistra. L’epicentro è diventato il comprensorio Lamezia Terme, luogo di tavoli incrociati e contrapposti. Il commissario dem Stefano Graziano ha scaricato senza mezze misure Oliverio con la minaccia di espulsioni per chi parteciperà alle primarie “istituzionali” indette dallo stesso governatore. Dall’altro lato, però, una compagine di centrosinistra non molla del tutto il presidente della giunta regionale e si riunisce in parallelo.

GRAZIANO VA OLTRE OLIVERIO E STRIZZA L’OCCHIO AL M5S- "Per quanto ci riguarda, oggi abbiamo chiarito in modo molto netto la posizione del Pd: andare oltre Oliverio, cercare un candidato civico per cambiare la Calabria". A dirlo il commissario del Pd calabrese Stefano Graziano, prima dell’incontro con i potenziali alleati di coalizione a Lamezia. "Non ci sono - ha aggiunto - elementi di continuità. C'e' un dato di discontinuità netta e su questo iniziamo a fare un lavoro oggi con il centrosinistra. Noi, come tutti sanno, già da quattro mesi a questa parte stiamo lavorando per andare nella direzione dell'allargamento alle forze civiche, al civismo, per dare segnali di cambiamento. E' chiaro che il fatto che ci sia il cambio del governo nazionale e ci sia uno scenario diverso sicuramente cambia anche gli scenari in Calabria". L'incontro di oggi, nelle intenzioni del Pd è un primo passo per la costruzione di un tavolo attorno al quale sono stati chiamati Verdi, Si, Leu e quelli che generalmente sono al tavolo del centrosinistra”. Sulla possibilità che simpatizzanti ed esponenti del Movimento Cinque Stelle non guardino di buon occhio un eventuale accordo con il Pd, Graziano ha ricordato che "molti lo erano sicuramente anche prima del governo nazionale. Poi il governo nazionale si è fatto. Molti sostenevano la tesi che in Umbria non si sarebbe fatto l'accordo ed invece abbiamo visto che c'e'. Io amo Hegel che diceva che la ragione e' fatta di scale: facciamo una scala alla volta. Il vero obiettivo che dobbiamo tenere presente è non consegnare al centrodestra, che abbiamo già visto all'opera, di nuovo la Calabria".

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LO STOP SULLE PRIMARIE- "Il Pd non partecipa alle primarie e chi del Pd vi partecipa è fuori dal partito". Così il commissario del Pd calabrese Stefano Graziano ha commentato le primarie istituzionali fissate dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio per il 20 di ottobre ed alle quali lo stesso Oliverio intenderebbe partecipare. Se Oliverio presenta le liste e continua a volersi candidare "si assume le responsabilità", ha detto Graziano.

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IL SECONDO TAVOLO DEL CENTROSINISTRA- A Feroleto Antico, si è riunito invece il fronte pro-Oliverio formato da Calabria in Rete, Italia del Meridione, PSI, Diritti Civili, +Europa, Italia in Comune, Partito Democratico Europeo, La Sinistra, Oliverio Presidente, Piccoli Comuni in Rete, Orgoglio Calabria e Giovani Protagonisti, che si è riunito a Feroleto Antico. Una riunione, è scritto in una nota, "della coalizione civica, democratica e progressista che scende in campo alle prossime elezioni regionali". "La riunione - si afferma nella nota - è stata convocata anche a seguito dell'incontro promosso dal commissario Pd Stefano Graziano, che non ha inteso chiamare alla partecipazione della riunione tutte le altre forze costitutive del centrosinistra calabrese. In apertura si è preso atto con soddisfazione che stanno giungendo adesioni dalla società calabrese a partecipare al progetto politico del centrosinistra che si presenterà alle prossime elezioni regionali". "I rappresentati al tavolo - prosegue la nota - ritengono incomprensibile la scelta del commissario del Pd di sottrarsi dal confronto con la coalizione, da tempo insediata, con la quale lo stesso Pd ha governato negli ultimi cinque anni la Regione Calabria, con risultati apprezzabili in molti settori. Un'esperienza di coalizione vincente che va rilanciata ed allargata ad altre forze ed espressioni politiche del variegato e plurale mondo del civismo calabrese. Non c'è più tempo da perdere: bisogna fare ogni sforzo per riunire tutte le forze ed impegnarle per un progetto vincente, che nell'attuale contesto nazionale, sappia rilanciare le prospettive di crescita e cambiamento e innovazione della Calabria. In questo senso ognuno è chiamato a fare la propria parte per favorire una comune impostazione su tutte le tematiche, senza eccezione alcuna, ma con l'unico obiettivo di pervenire ad una sintesi necessaria per affrontare a testa alta e con successo la sfida elettorale. In questo senso e per questi fini, invitiamo il Pd ad attivarsi per favorire un percorso condiviso”.

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MIMMO BATTAGLIA CAPOGRUPPO PD IN CONSIGLIO REGIONALE- Uno dei pochi punti sicuri della giornata delle spaccature è che Mimmo Battaglia sarà il capogruppo del Pd a Palazzo Campanella, in sostituzione di Sebi Romeo, ai domiciliari dopo l’operazione Libro nero. "L'incarico viene dalle modalità che intervengono quando si deve sostituire un capogruppo. Un pensiero ed un saluto al precedente capogruppo è doveroso per il mio modo di interpretare la politica e la vita". Cosi', parlando con i giornalisti prima dell'incontro del tavolo del centrosinistra in vista delle regionali, Mimmo Battaglia ha commentato la sua elezione a capogruppo del Pd in Consiglio regionale. "Stamattina - prosegue - si è riunito il gruppo nella sua interezza. Alla presenza del commissario Stefano Graziano, ed all'unanimità mi ha designato quale capogruppo per rappresentare il Pd in Consiglio regionale in questa fase delicata che è di chiusura di questa legislatura e di apertura di una fase nuova che si apre oggi con il tavolo del centrosinistra e, quindi, di confronto con alleati storici del Pd e di apertura in ossequio ad una fase nazionale avviata un mese fa e che era impensabile che si aprisse e che ormai proietta tutto in una visione nazionale. Anche le elezioni regionali della Calabria, così come quelle dell'Umbria e dell'Emilia, hanno un portato che esce fuori dai confini regionali. Per cui pensare che si possano fare cose diverse è sbagliato. Noi oggi apriamo questo cantiere, pensando a dare un'opportunità al centrosinistra in Calabria e di poter tornare alla guida della Regione. Sono convinto che ci sono tutti i presupposti per offrire una nuova proposta che noi cominceremo ad esporre oggi al tavolo del centrosinistra con il commissario Graziano e, quindi, di aprire una fase in cui si chiude la decima legislatura e si apre un tavolo che porterà alla composizione delle nuove liste e delle nuove aggregazioni per le elezioni regionali".

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