L'editoriale
16 ottobre 2019 22:51di ENZO COSENTINO
Tutti in pista le forze di centrodestra. Il balletto continua, la musica è sempre la stessa. Anche il premio: la candidatura a presidente della Calabria alle prossime “regionali”. Che ad aggiudicarselo debba essere un esponente di FI è un accordo già sancito e siglato dallo stesso partito di Berlusconi, da FdI e Lega. In Foza Italia i coordinamenti nazionale e regionale da tempo fanno il tifo per Mario Occhiuto. Come è oramai arcinoto la Lega non ci sta sul nome del Sindaco di Cosenza. La polemica fra i due partiti è anche un tantino aspra, sicuramente controproducente per quello che può essere la considerazione dell’elettorato di centrodestra. La deliberazione di dissesto del Comune di Cosenza, promulgata dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, ha messo ulteriore combustibile sul fuoco dei contrasti fra FI e Lega con FdI che sulla vicenda non ha ancora detto la sua.
Subito dopo la notizia della deliberazione, cellulari incandescenti fra esponenti calabresi di Fi e Occhiuto. Solidarietà dovuta, mentre sul piano più pragmatico il partito azzurro calabrese, in stretto collegamento con quello nazionale, degli interrogativi se li è subito posti, anche se ufficialmente “Occhiuto era e resta il nostro candidato” è stata la risposta a 360gradi. Però qualche frase detta e non detta (aspettiamo di conoscere la sua formulazione integrale) la dice lunga. E alla luce della deliberazione il tam-tam chiama a raccolta il coordinamento regionale, che sarà convocato ad horas con immediatezza.
Non si sa mai! Un passo indietro e la proposizione di un nuovo nome? Non è improbabile. Sulla panchina di FI, non di quelle lunghe e a dire il vero sin da quando il Partito calabrese ha scelto di far giocare il ruolo di centravanti ad Occhiuto, solo un altro nome è rimasto seduto in attesa degli sviluppi della partita della candidatura: il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. I nuovi fatti e, soprattutto, l’ostracismo leghista ad Occhiuto, hanno fatto togliere ad Abramo la tuta e iniziare la fase di riscaldamento. Tutto ora è vincolato alla imminente riunione del coordinamento regionale e al ragionamento che si farà. E la sentenza delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti è l’elemento nuovo che potrebbe sdoganare la situazione di stallo.
Sarà confermata la volontà di tenere in campo Mario Occhiuto? E a qual punto sarà sancita di fatto la fine di un centrodestra unito. Si richiamerà in panchina Abramo preferendogli un mister X? Un'eventualità che in queste ore viene scartata in coro in FI.
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