Il Movimento Cinque Stelle è alle prese con la decisione di quale strategia adottare in vista delle prossime elezioni regionali in Calabria. Il sottosegretario alla Cultura Anna Lauro Orrico, sulla scia delle parole di ieri del coordinatore Paolo Parentela, ha assicurato la presenza dei 5S, mentre Di Maio (dalla Campania) si dice ancora in dubbio. Dalila Nesci non allenta la presa con la sua auto-candidatura, già cassata però dal capo politico.
"Il Movimento non si tira indietro e presenteremo una lista e un'alternativa valida. Abbiamo un'interlocuzione con il nostro capo politico e stiamo vagliando tanti nomi e dialoghiamo con le personalità coinvolte e vedremo anche la loro disponibilità. Il panorama non ci consente di costruire alleanza, le uniche che costruiremo saranno quelle con le liste civiche, con le quali abbiamo comunanza di principi e un lavoro pregresso". Lo ha detto il sottosegretario ai Beni e le Attività culturali Anna Laura Orrico (M5S), rispondendo, a Cosenza, ad una domanda dei giornalisti sulle scelte del Movimento in vista delle prossime regionali in Calabria. Dalla Campania proprio il capo politico dei 5 Stelle pigia ancora una volta sul freno. "Sulla partecipazione alle elezioni in Emilia-Romagna decideremo nei prossimi giorni. Questo vale anche per la Calabria". Così Luigi Di Maio ha risposto da Casoria (Napoli) alla domanda di un giornalista sulla presenza delle liste di M5S alle prossime elezioni regionali. "Il 26 gennaio si vota in Calabria ed Emilia, poi c'è il turno di maggio o aprile per le altre sei regioni". "Dobbiamo presentarci dove siamo pronti, perché dove non siamo pronti dobbiamo essere onesti con i cittadini" ha concluso Di Maio.
Il deputato Dalila Nesci torna a riproporre la sua candidatura "di servizio dentro il M5s per la Presidenza della Regione Calabria". Lo fa in un lungo post sulla sua pagina facebook. Una candidatura già stoppata nelle scorse settimane dal capo politico M5S Luigi Di Maio. Al quale la Nesci si rivolge chiedendo a lui e a Beppe Grillo di potere usare il simbolo. "Dire sì alla mia candidatura - scrive la Nesci - significherebbe sostenere una giovane donna, in un percorso politico che sia responsabile, pragmatico e trasparente, di aggregazione civica trasversale e aperto a tutti, sia ai militanti di destra o di sinistra che a tutti quelli che non si ritrovano in alcuna delle attuali sigle di partito". "Dobbiamo premiare - ha aggiunto - chi, fino ad oggi, nel territorio calabrese ha resistito fieramente alle ingiustizie e alle vessazioni. Con una candidatura dell'ultima ora o di sola testimonianza, rischiamo senz'appello il 'terzo posto' e quindi l'irrilevanza. Saremmo fuori dal Consiglio Regionale".
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