Regionali, nel Pd è guerra aperta tra Magorno e i Giovani Democratici

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  18 agosto 2019 20:32

“È assolutamente necessario che il centrosinistra presenti una proposta seria e credibile ai calabresi, in vista delle prossime elezioni regionali”. Lo dichiara il senatore Pd, Ernesto Magorno che continua: “È un concetto che sostengo da mesi in maniera cristallina, senza cercare rifugio, nascondendomi dietro le logiche del Pd nazionale. Sia chiaro, il problema non è relativo alle vicende giudiziarie di questi mesi, ci auguriamo infatti che chi è coinvolto possa risolvere il tutto in modo positivo dimostrando estraneità ai fatti contestati, ma è una questione squisitamente politica che parte dalla consapevolezza che l’azione di governo della Giunta regionale degli ultimi cinque anni non può che essere giudicata in maniera negativa".

In vista delle regionali, per Magorno serve "andare oltre le vecchie logiche, di aprirsi al rinnovamento, di pensare e realizzare un progetto nuovo in termini di idee e di volti. Le prossime elezioni saranno decisive per il futuro della nostra regione, è arrivato il momento di iniziare a ragionare per individuare il nome giusto da candidare a governatore, un profilo slegato dal sistema dei partiti, capace di incarnare il rinnovamento. Non si può più perdere tempo: è fondamentale formare un’ampia coalizione civica che abbia tre linee guida: competenza, trasparenza e legalità. Una coalizione-conclude Magorno-in cui a essere centrali dovranno essere gli esponenti della società civile e i Sindaci che, con il loro fondamentale lavoro quotidiano, sono gli unici a conoscere le reali esigenze dei territori e dei cittadini”.

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E sulle prossime regionali si concentrato anche i Giovani Democratici. A parlare è il segretario regionale Mario Valente per il quale
“Magorno e Cuda non sono credibili”. Le parole di Magorno trovano, dunque, una risposta durissima e immediata. Nessuno sconto neppure al segretario provinciale del capoluogo di regione, Gianluca Cuda perché per Valente: "In questi ultimi quattro anni, in ogni assemblea o iniziativa, tutti hanno ascoltato le dichiarazioni sia del senatore Magorno che del segretario Cuda che affermavano il buon lavoro di questa esperienza guidata da Mario Oliverio. Quindi un cambio di parere, dalla sera alla mattina, senza una vera motivazione oggettiva. Per questo motivo le loro affermazioni non possono essere credibili".

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Il segretario dei Giovani Democratici Calabria ritiene "paradossale che il rinnovamento possa passare solo ed esclusivamente dalla presenza o meno del presidente Mario Oliverio. Vorrei far ricordare che questa esperienza governativa è composta dal presidente Oliverio ma anche dai consiglieri regionali e dai vari presidenti delle commissioni consiliari. Questa discussione contorta, avviata anche dalle dichiarazioni del commissario del Pd Calabria Graziano e dal responsabile nazionale Oddati, non entra nel merito del dibattito. Io penso che questa esperienza di governo, con tutti i limiti ereditati dalle gestioni passate, ha dato i suoi frutti. Vorrei ricordare che fino a cinque anni fa eravamo fanalino di coda nella spesa europea, nella gestione del Psr, nella politica ambientale, nel settore universitario. Invece da questa esperienza targata Partito Democratico c’è stato un cambio di marcia in positivo.” Ed infine Mario Valente afferma: “Di rinnovamento non è possibile che se ne parli a corrente alternata, senza mai puntare sulle tante capacità presenti nel Partito. Per questo motivo è importante far celebrare il congresso regionale del Partito Democratico calabrese e per la scelta del candidato alla carica di presidente della Regione Calabria si adotti lo stato del nostro Partito che prevede la celebrazione delle Primarie.”

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