Regionali. Oliverio disposto alla "mediazione" su un terzo nome. Ma non quello di Callipo

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images Regionali. Oliverio disposto alla "mediazione" su un terzo nome. Ma non quello di Callipo
Nicola Zingaretti e Mario Oliverio

Il presidente Oliverio ha inaugurato il comitato elettorale regionale a Lamezia Terme. Parole durissime nei confronti del candidato designato dal Pd Pippo Callipo

  03 dicembre 2019 18:37

di ENZO COSENTINO 

Il Pd vive alla giornata in Calabria. Zingaretti, Oddati, Graziano, Oliverio continuano ad essere i protagonisti della commedia: “Chi candidiamo alla presidenza della regione?” Avanti tutta a colpi di scena. Allora è un thriller? Sembra di sì e vien da chiedersi chi, alla fine, resterà con il classico cerino in mano. Oliverio o Callipo? Uscendo dalle segrete riunioni in casa Pd ( giovedì scorso fra Zingaretti e il governatore) non si è cavato ragno dal buco. Oliverio infatti dichiarato oggi a Lamezia Terme nel corso dell'inaugurazione della sede del Comitato "Oliverio presidente", in merito alla sua ricandidatura ed ai suoi rapporti col Pd, che ha deciso di sostenere l'imprenditore Pippo Callipo: "È vero: ho incontrato Zingaretti. A lui ho confermato che non ho mai inteso 'Oliverio o la morte'.  Ho dato, dunque, la mia disponibilità a lavorare insieme per un percorso e un approdo unitario. E l'ho fatto senza chiedere nulla in cambio. Ho solo una seria correzione di linea rispetto a questi mesi. Prima di tutto riaprendo un rapporto ed un dialogo positivo con la coalizione del centrosinistra, incredibilmente interrotto dal Commissario regionale".

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Lettura macchiavellica dell’Oliveriopensiero: "Io potrei fare un passo indietro e il partito deve fare altrettanto". Vale a dire mi sacrifico ma il simbolo e l’appoggio del partito deve essere “revocato” per Callipo. E’ significativo infatti un passaggio della dichiarazione del Governatore:"Occorre ripartire dalla coalizione che ha vinto le ultime elezioni regionali per andare oltre, attraverso un proficuo confronto con movimenti e forze civiche, liberando il Pd da atteggiamenti arroganti che finora hanno provocato danni ed isolamento del partito .Bisogna correggere questo grave errore commesso contro la coalizione. Un arco di forze importanti del centrosinistra vengono prima snobbate e poi contrastate. Questa chiusura è incredibile".

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Una situazione kafkiana anche perché Zingaretti il suo no lo avrebbe implicitamente affermato confermando la sua venuta in Calabria per un tour mano nella mano con il “civico” Pippo Callipo per presentare al popolo Pd e non solo il simbolo del rinnovamento, della discontinuità, del nuovo corso da dare al futuro dei calabresi. Oliverio, Callipo si chiedono in tanti fino a che punto sono il rinnovamento -che non sta per “nuovo- ?

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Alla prossima puntata con il “venerdì di Zingaretti in Calabria".

 

 

 

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