Regionali, Pino Belcastro in trincea per difendere Oliverio

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Pino Belcastro
  18 agosto 2019 19:27

“Appartengo, orgogliosamente e con fierezza, alla cultura del cattolicesimo democratico. Il mio trascorso è parte, dunque, di una formazione culturale assai diversa da quella da cui provengono Zingaretti e Oddati". Le scelte del centrosinistra per le prossime regionali tengono banco anche oggi e il sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, ha spiegato: "Il cosiddetto centralismo democratico non mi è mai appartenuto. La democrazia, da sempre, è nel mio dna. Grandi politici come Aldo Moro e Benigno Zaccagnini sono stati il mio punto di riferimento, la mia stella polare".
 
Attacco durissimo a Magorno che accusa di "aver affossato il Pd in Calabria", al responsabile Mezzogiorno del partito, Nicola e all'area “franceschiniana”. Da qui la stoccata: "Si abbia almeno il pudore politico di rispettare i calabresi. Si abbia la dignità di difendere e valorizzare il lavoro importante che il presidente Oliverio e la sua Giunta hanno  portato avanti in questi anni con risultati significativi mai visti prima in molti campi della vita regionale. La si smetta di unirsi al coro di quanti in modo roboante, propagandistico e superficiale puntano il dito sulle difficoltà, dimenticando volutamente che non esistono bacchette magiche per risolvere i problemi; dimenticando volutamente che Oliverio ha ripulito la Calabria e l’ha messa sul binario giusto, come confermano tanti indicatori".
 
Belcastro sa che "c'è tanto cammino ancora da fare", ma ritiene "innegabile che in questi ultimi anni si è imboccata la strada giusta". Ecco perché di una cosa è certo: "Bloccare il processo avviato dal presidente Oliverio è da irresponsabili e sarebbe dannoso per la Calabria". A suo avviso, "i calabresi devono poter decidere senza imposizioni. Io voglio decidere e nessuno potrà mai farlo per me! Se il Pd sbarrerà la strada alla democrazia partecipata ed ordinerà di seguire scelte cervellotiche, io  mi riterrò libero di non accettare tali  “comandi ”romanocentrici”.
 
 

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