REGIONALI. Salvini a Serra San Bruno: "Il Pd perde con 20 punti di distacco"

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  22 gennaio 2020 12:12

"Il Pd può dire quello che vuole, perdono con 20 punti di distacco in Calabria. Ve lo firmo. E la Lega potrebbe diventare il primo partito".

Lo ha detto Matteo Salvini parlando con i giornalisti a Serra San Bruno. "De Micheli dice che faccio chiacchiere? La sinistra - ha aggiunto il leader della Lega - governa da 5 anni in Calabria e per anni in Italia. La Lega un anno e sulle forze dell'ordine e le assunzioni ho messo il doppio di quattrini e uomini. E qua ho in testa idee precise".

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"Il voto di domenica sarà regionale ma anche nazionale perché ricordo che il Pd e l'attuale governo vogliono tornare alla legge Fornero, cancellando quota 100 che sarebbe un disastro per i lavoratori e per i giovani. Quindi è una scelta di vita, di futuro. C'è una sinistra che parla solo di passato, di razzismo, di fascismo. E invece ci sono delle terre che vogliono parlare di lavoro, sviluppo, di strade, porti e aeroporti".  ha aggiunto Matteo Salvini . 

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"Domenica sera facciamo una telefonata in contemporanea e in diretta con Jole Santelli e Lucia Borgonzoni per complimentarci" ha aggiunto Salvini rispondendo alla domanda su chi avrebbe chiamato prima delle due candidate del centrodestra alle regionali in Calabria ed Emilia Romagna in caso di vittoria.
"Il bello - ha aggiunto Salvini - è che qualcuno delle donne parla e noi come Lega le valorizziamo perché in Umbria ha vinto Donatella, in Calabria vince Jole e in Emilia vince Lucia. La sinistra evidentemente si è dimenticata l'importanza di avere donne toste in politica. Da lunedì poi poche parole e tanto da lavorare. In Calabria c'è un buco nella sanità di 3 miliardi, non c'è piano dei rifiuti, sulle bonifiche, i comuni sono in dissesto. Bisognerà scegliere le persone giuste. Vincerà il centrodestra ma chi sceglie La lega fa una scelta chiara di cambiamento".

E ancora. "Voglio che gli italiani capiscano se Salvini, quando ha difeso i confini, ha fatto un gesto utile alla nazione o è stato un criminale. Sono stufo di avere un'inchiesta ogni sei mesi. Vado in quel tribunale e voglio vedere in faccia un giudice che mi dice 'tu che hai tutelato il tuo Paese sei un criminale che deve andare in galera' e poi vediamo come reagiscono gli italiani".

"Non è Bella ciao, da lunedì è ciao belli, o forse è meglio solo ciao, visto che bello è soggettivo". Così Matteo Salvini ha risposto ad un gruppo di giovani che lo contestavano durante il comizio a Serra San Bruno.  "Avrebbero bisogno anche quelli là - ha detto Salvini - di andare in monastero, in silenzio. Silenzio, rispetto, preghiera e buona educazione. Sapete perché vinciamo, al di là dei disastri del Pd, e vinciamo anche in Emilia? Perché ho incontrato migliaia di persone con cui ho parlato di futuro, ospedali, strada statale 106, pesca e turismo e l'unica risposta della sinistra è quella, gli insulti. La Calabria non ha bisogno di scemo scemo. Non è un gran programma politico". E poi ha aggiunto: "Sono passati da scemo scemo a buffone. E' un'evoluzione del pensiero interessante, da Petrarca a Boccaccio. Un po' di servizio militare vi farebbe bene. Sono orgoglioso di rappresentare la Calabria educata e per bene. Gli insulti li lasciamo a sinistra". 

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