di MARCO VALLONE
Una piazza Dogana con una discreta partecipazione di gente ha accolto Pasquale Tridico nel quartiere Lido di Catanzaro. Il candidato del centrosinistra alle Regionali ha affrontato, intorno alle 20, la prova di una piazza, affiancandosi a una delle figure di spicco del cosiddetto “campo largo”, la leader del Pd Elly Schlein, presente anche lei per l' occasione.
Al candidato presidente Tridico è stato richiesto innanzitutto che cosa intende rispondere a chi lo accusa di non scendere in Calabria da 30 anni e di non conoscere questa terra: “La stessa cosa che un papà o una mamma di tanti calabresi dice ai propri figli quando li vede partire ogni volta che finiscono le vacanze a Natale e in estate – ha evidenziato Pasquale Tridico -. 'Figlio mio, torna qui a vivere in Calabria', come mi dicevano sempre i miei genitori. Per noi è stata una costrizione andare via dalla nostra terra e adesso io inviterò con politiche pubbliche costruite sui giovani, e per i giovani, i giovani a restare, a tornare a vivere in Calabria. Questo vogliamo, vogliamo fare questo creando un ecosistema di politiche pubbliche industriali qui a Catanzaro, a Crotone, a Reggio Calabria, nel Vibonese”.
“Le politiche industriali sono state abbandonate – ha rimarcato Tridico -, le politiche per i ragazzi che abbandonavano questi territori dopo l'università. Noi, al contrario, vogliamo collegare queste grandi tre università che esistono in Calabria (la Mediterranea, la Magna Graecia, l'Unical) con un dottorato industriale di coordinamento. I ragazzi devono avere le borse di studio, idonei e vincitori. E' vergognoso che abbiamo centinaia, migliaia di ragazzi, con borse di studio idonei ma non vincitori perché la regione non mette fondi a sufficienza. Quindi voglio dire a tutti i ragazzi di restare, di tornare, perché noi costruiremo politiche pubbliche a loro sostegno, incentivi all'occupazione, sostegno per le aree interne, così come per le grandi città. Prevederemo borse di studio per pagare i loro affitti, che anche qui diventano esosi, e borse di studio per continuare percorsi di formazione di collegamento tra le università e le industrie che pure qui ci sono”.
In merito a uno svantaggio attuale nei confronti del centrodestra, è stato poi richiesto a Pasquale Tridico come si intenda recuperare terreno in questo senso, e su quali temi si debba puntare: “Vediamo un grande vantaggio nelle piazze ogni volta che andiamo tra la gente – ha affermato il candidato del centrosinistra -, negli ospedali, nelle piazze delle aree interne, nelle grandi città. Stamattina agli ospedali la gente ci diceva aiutateci, noi sosteniamo questa coalizione perché in questa coalizione vediamo che la sanità è al primo posto. Consideriamo i collegamenti nelle aree interne di importanza straordinaria. Qui da Catanzaro per andare a Bari, una grande città del sud, ci vogliono ore e ore e al contrario, invece, questi pensano di voler costruire un ponte sullo stretto con 14 miliardi che non serve a nessuno – è l'affondo di Pasquale Tridico, con oggetto la realizzazione di una delle opere infrastrutturali che più contraddistingue l'operato dell'esecutivo nazionale -. Dobbiamo costruire invece collegamenti nelle aree interne. Nel mezzogiorno federato tra Reggio Calabria, Bari, Napoli, Catanzaro, Cosenza, i grandi centri non hanno collegamenti, mentre al contrario devono essere collegati. Perché vedete, lo sviluppo locale è fatto innanzitutto di reti di trasporto efficienti. Qui c'è la Jonica. L'altro giorno, tre giorni fa, è morto un ragazzo. Quante volte i cronisti documentano morti su questa strada. A questo bisogna pensare, non a costruire ponti. Costruiamo alta velocità nella ferrovia, costruiamo la Jonica e potenziamo questa autostrada. Ecco, questo dobbiamo fare per permettere ai giovani di restare”.
Una battuta ancora sull'assenza della candidatura di Mimmo Lucano, dichiarato negli scorsi giorni incandidabile: “Mimmo Lucano è con noi – ha dichiarato Tridico -, così come era con noi oggi a Camini, perché di quel modello, del modello Riace, del modello Camini, noi ne facciamo un grande valore, un grande patrimonio. Quel modello verrà considerato fondamentale per la ricostruzione dell'integrazione in Calabria. Lo spopolamento, che voi anche conoscete, è frutto di politiche sbagliate. Al contrario, dobbiamo costruire collegamenti verso quelle aree, ma anche integrazione”.
Dal palco del quartiere Lido a Catanzaro anche un riferimento alla proposta di un salario minimo regionale: “Le persone non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Anche per questo abbiamo deciso che nessuno può rimanere indietro – ha affermato Pasquale Tridico -. Abbiamo idea di includere tutti in questa visione di sviluppo locale: per questo abbiamo anche proposto il salario minimo regionale, così come in tutte le regioni dove andremo a governare. Non è possibile che anche le regioni, anche l'amministrazione pubblica, siano responsabili della povertà del lavoro. Non è accettabile. Quando la Regione emanerà un bando per le mense scolastiche, per gli asili nido, per le scuole elementari, per le pulizie negli immobili pubblici, non potrà accettare aziende che offrono un salario inferiore ai 9 euro l'ora. Se la Meloni non vuole mettere il salario minimo legale a livello nazionale, lo faremo a partire dalle regioni. In tutte le regioni dove andremo a governare”.
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