Regione. Lino Polimeni: "Questa politica non mi appartiene". Svanisce l'ipotesi di accordo con Tansi

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Lino Polimeni e Carlo Tansi

Il noto conduttore televisivo: "La politica tutta è un vomito. In questi due giorni ascoltato e letto cose assurde, un vero vomito"

  20 ottobre 2020 14:22

di STEFANIA PAPALEO

Lino Polimeni e Carlo Tansi, accoppiata esplosiva nello scacchiere delle candidature verso le nuove elezioni regionali? Pare proprio di no, perché, alla fine, ad esplodere è stata proprio quest'ipotesi di accordo elettorale già morto sul nascere. Così, se Carlo Tansi si trincera dietro problemi di salute che non gli permetterebbero di pensare per almeno 15 giorni alla politica, ci pensa Lino Polimeni a mettere un punto: "Questa politica non mi appartiene". E incalza: "Posso tranquillizzare centrodestra e centrosinistra: la mia disponibilità a candidarmi non c'è più. Continuerò a fare quello che ho fatto per 30 anni al fianco della gente, darò voce a chi non ne ha e denuncerò tutto quello che di cattivo la politica farà. In caso contrario, la premierò".

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Lino Polimeni, quello che farà è chiaro. Lo è di meno il motivo che l'ha spinta a dichiararsi disponibile a candidarsi alla presidenza della Regione con l'appoggio di Carlo Tansi.

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"Intanto devo premettere che a me non piace giocare, nè prestare il fianco ai giochi di altri. Ho rinunciato ad altri incarichi e questo è noto a tutti, per cui la mia è stata una provocazione finalizzata ad abbattere il muro di silenzio della politica. In particolar modo, in un momento di luce ho pensato che davanti alla situazione che sta vivendo Crotone avrei dovuto impegnarmi in prima persona e, conoscendo Carlo Tansi e Vincenzo Voce (neo sindaco di Crotone, ndr), entrambi lontani da schieramenti politici, ho contribuito alla loro vittoria, per poi dirmi disponibile a proseguire il progetto iniziato con la mia candidatura alla presidenza della Regione Calabria, in attesa di parlarne a un tavolo con Carlo Tansi".

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E l'incontro che Tansi avrebbe avuto a Roma con i vertici del Pd?

"Ecco, proprio di questo avrei dovuto parlare con lui. Peccato che la mia sollecitazione a smentire queste voci è stata ignorata completamente da Tansi, che, piuttosto, si è preso ora 15 giorni di tempo per fornire risposte politiche di ogni genere. Quindici giorni per una risposta? Ma chi vogliamo prendere in giro? Forse 15 giorni gli servono per capire come muoversi?".

Tornando indietro rifarebbe quello che ha fatto su Crotone?

"In quel momento ero spinto dal cuore, probabilmente sì, rifarei tutto, perché mi sentivo vicino alle idee dell'anticasta portate avanti da Tansi ed è per questo che l'ho sollecitato a smentire la voce di un suo avvicinamento al Pd. Lui, invece, si è preso questi 15 giorni di tempo ed io spero che le voci sul suo incontro romano siano false".

Non ripenserebbe invece più a una candidatura alla presidenza della Regione?

"Assolutamente no. La mia volontà a candidarmi non c'è più. Sicuramente mi ero sbagliato e il mio spirito libero mi permette di mettere in guardia dal commettere errori. Essermi legato espressamente a due soggetti che non facevano parte di alcun partito mi ha confuso e fatto credere che era possibile l'avvicinamento a un movimento politico che poteva cambiare le cose. Ora mi devo ricredere. Per costruire qualcosa di importante capisco che devo continuare a stare al fianco della gente comune che non ha forza di dire le cose, quindi meglio bloccarsi subito piuttosto che caderci".

Cosa pensa della politica?

"La politica tutta è un vomito. In questi due giorni ascoltato e letto cose assurde, un vero vomito, parlando anche dei movimenti che si definiscono civici e che, invece, giocano sulla pelle della gente e delle persone che credono in determinati valori. Io ho messo a disposizione la mia faccia per Crotone perchè la ritenevo una vera e propria bomba sociale, con gente incattivita sempre di più. Sa, credo che il Covid stia segnando la vita di tutte le persone che sono in casa, lasciando troppo spazio all'odio sociale",

Sono stati pubblicati molti commenti cattivi sui social rispetto alla sua volontà di candidarsi.

"Leggere quello che mi hanno scritto dopo 30 anni che difenso ii più deboli è stato proprio ingiusto. Io sono autore dei miei programmi che vengono finanziati solo da sponsor privati. Mai ho chiesto chiesto soldi alla politica, mai sono stato affiancato da partiti politici, mi ero affiancato a Tansi per la sua idea di anticasta, quindi anche a chi mi ha definito urlatore rispondo che la verità può essere urlata".

E le battaglie portate avanti al fianco di Tansi? Cosa ne resta?

"Non rinnego quello che ho fatto perchè ho creduto nel suo progetto. L'ho difeso negli anni in cui ha diretto la Prociv e successivamente dalla "cattiva politica", dandogli la forza di denunciare i suoi detrattori. Lho difeso a sangue quando ha detto di non voler far parte del "partito unico della torta". Sarà forse per questo che ha deciso di ritornare in campo attivamente dopo aver detto di voler abbandonare la politica?". 

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