di GUGLIELMO SCOPELLITI
Il post con cui Matteo Renzi ha commentato la vittoria di Roberto Occhiuto alle regionali calabresi ha il tono di un riconoscimento politico e insieme di un messaggio strategico. “Le regionali in Calabria hanno visto un successo netto e indiscutibile di Roberto Occhiuto. Un trionfo personale prima che di partito”, scrive l’ex premier, che coglie nell’affermazione del governatore forzista il segnale di una tendenza più ampia: quella di un centro moderato e pragmatico che, a suo giudizio, torna a essere determinante nelle dinamiche elettorali italiane.
Renzi si complimenta con il presidente rieletto, osservando che il successo non deriva dall’uso di temi nazionali di forte impatto mediatico come la Palestina o il reddito di cittadinanza, ma dalla capacità di proporre risposte concrete sul territorio: “Il risultato calabrese dimostra che non si vince sfruttando temi mediatici come la Palestina o il reddito di cittadinanza. Si vince al centro: come ha fatto Occhiuto ieri”, sottolineando implicitamente come le forze progressiste debbano rivedere le proprie strategie comunicative e il rapporto con l’elettorato moderato e produttivo.
All’interno del post viene dedicato uno spazio anche a Pasquale Tridico, che Renzi ringrazia “per essersi messo a disposizione della richiesta di Pd, Cinque Stelle e Avs”. Un ringraziamento che suona più come una constatazione di sconfitta che come un gesto di solidarietà, perché attraverso la figura dell’ex presidente dell’Inps, simbolo di un welfare più assistenzialista e vicino alla cultura del reddito di cittadinanza, Renzi individua il limite del campo progressista. Per il leader di Italia Viva, la sconfitta di Tridico rappresenta la prova di come la sinistra non riesca a intercettare il voto moderato e produttivo, e di come la narrativa populista, anche in Calabria, si sia rivelata inefficace di fronte a un elettorato che chiede efficienza e concretezza.
Nel post, l’ex segretario del Pd riserva anche spazio all’autocitazione politica, rivendicando il buon risultato di Casa Riformista - Italia Viva, che in Calabria avrebbe ottenuto il 4,5%, eleggendo la segretaria territoriale Filomena Greco: “Ci confermiamo come il partito che elegge più donne e confermiamo che Casa Riformista è appena nata ma è presente ovunque”, sottolineando la vitalità del progetto e il fatto che, nonostante la sua fondazione recente, sia riuscito a ottenere risultati concreti sul territorio calabrese.
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