Revoca bando per servizio di supporto nella Gestione Imu a Catanzaro, le precisazioni di Mongiardo

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images Revoca bando per servizio di supporto nella Gestione Imu a Catanzaro, le precisazioni di Mongiardo
Marina Mongiardo
  21 ottobre 2024 09:38

di MARINA MONGIARDO*

La revoca del bando per l’affidamento del servizio di SUPPORTO ALL’UFFICIO TRIBUTI del Comune di Catanzaro NELLA GESTIONE DELL’ATTIVITA’ DI ACCERTAMENTO DELLA EVASIONE E/O ELUSIONE DELLA IMPOSTA MUNICIPALE UNICA (IMU), preannunciata di recente, mi obbliga ad intervenire pubblicamente onde evitare che le mistificazioni, le scorrettezze e le visioni parziali di alcuni consiglieri comunali abbiano sempre campo libero e incontrastato su una materia nella quale la fuffa e le menzogne si sprecano e sono utilizzate in maniera spregiudicata per colpire, attraverso il discredito della mia attività, le politiche di bilancio e l’azione di risanamento che ho condotto a favore della Città nei due anni di mandato.

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Come prima cosa, voglio evidenziare che l’affidamento del citato servizio è stato previsto da provvedimenti approvati dalla Giunta e dal Consiglio comunale, che a loro volta trovano fondamento nelle Linee programmatiche del Sindaco, le quali contemplano l’individuazione di “metodi efficaci” per dare concretezza alla lotta all’evasione. Il primo dato risultante da un eventuale immediato provvedimento di revoca consisterebbe, dunque, nella sua illegittimità poiché non preceduto dalla modifica da parte degli stessi Organi comunali degli atti richiamati.

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Tuttavia, la questione ancora più rilevante attiene alle motivazioni che, da un lato, hanno guidato la mia scelta di ricorrere al supporto specialistico straordinario e limitato nel tempo mediante procedura di evidenza pubblica e che, dall’altro, spingono invece il gruppo di Azione a cancellare questa scelta. Come sarà chiaro ed esplicito nella prosecuzione di questa nota, per quanto riguarda la mia attività di indirizzo, che ha comportato la valutazione e il contemperamento degli interessi da tutelare, posso dire che ha prevalso l’interesse pubblico dell’Amministrazione a favore della cittadinanza tutta. 

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Secondo quanto invece espresso da un consigliere del gruppo di Azione, la ragione principale della revoca riguarderebbe il personale in servizio presso gli uffici tributari del Comune, che sarebbe pienamente in grado di provvedere da solo alle azioni di recupero dell’evasione IMU e che, pertanto, verrebbe ad essere mortificato dalla presenza di un supporto esterno (sic!!!). Inoltre, una ulteriore motivazione sarebbe riferita al fatto che il ricorso al servizio esterno comporterebbe esborso di denaro.

Orbene, la carenza di personale presso l’ufficio competente per l’IMU è tale che anche la gestione ordinaria di tutti gli adempimenti ha registrato problemi e ritardi tanto da rendere sporadica, a detta degli stessi dipendenti, l’azione di indagine e di individuazione degli evasori finalizzata ad ampliare significativamente la platea dei contribuenti. E’ appena il caso di precisare che anche l’incremento di una o due unità di personale non sarebbe affatto risolutivo rispetto alla necessità di un impegno straordinario, che avrebbe inoltre lo scopo di assicurare la copertura alle spese per servizi da prestare ai cittadini e il pareggio di bilancio per l’esercizio 2025 e seguenti. Chi ha letto senza faziosità i documenti di bilancio, che in due anni di incarico assessorile ho sempre illustrato, avrà senz’altro individuato i dati in base ai quali si può desumere che dal 2018 al 2022 il recupero dell’evasione IMU da parte degli uffici, che prima potevano anche contare su un numero maggiore di dipendenti, ammonta a complessivi 603 mila euro, con una media annua di 120mila euro. Solo nel 2022, sotto la mia guida, si è registrato un incrementato di tale azione, che fa innalzare il valore medio annuale, sempre molto basso rispetto alle potenzialità di entrate per evasione, per come evidenziato anche nel recente aggiornamento della relazione sull’Economia non osservata del Ministero dell’Economia e delle Finanze.   

Andrebbe ricordato, inoltre, che il personale dell’ufficio tributi non ha mai trovato mortificante avvalersi dell’attuale supporto della società di assistenza sia pure dedicata prevalentemente, ma non solo, ad attività informatiche. Alla medesima società era stato da me richiesto di finalizzare la propria azione anche ad interventi più incisivi per il recupero dell’evasione IMU, a fronte dei quali però veniva richiesto un incremento dei costi per il Comune, per gli eventuali servizi aggiuntivi. Ora apprendiamo invece dal consigliere di Azione che per il recupero dell’evasione IMU si provvederà con il solo personale (e con l’attuale supporto esterno) senza costi aggiuntivi e ad invarianza degli altri servizi informatici oggetto dell’incarico affidato alla medesima società!

Un’altra forte perplessità, per usare un eufemismo, deriva dal fatto che sempre lo stesso consigliere ha dichiarato che l’incremento previsto sull’IMU, in termini di nuove entrate ad opera del personale interno, sarà contabilizzato nel 2025 in 2-3 milioni di euro, evidenziando così di voler operare una programmazione finanziaria e di bilancio improntata ai metodi della finanza creativa e poco attenta ai principi di prudenza e veridicità dei dati, previsti dalle norme e richiesti dagli Organi di controllo. Del resto, coordinare Assessorati rinunciando alla responsabilità diretta sugli atti risulta molto facile e conveniente!

La mia scelta è stata di ricorrere ad un supporto specialistico mediante la più trasparente procedura di evidenza pubblica, per consentire al personale di svolgere al meglio il proprio lavoro ordinario già gravoso di per sé, recuperando totalmente i ritardi sull’accertamento e riscossione così dannosi per le casse comunali e per la cittadinanza e prevedendo un corrispettivo per la società aggiudicataria sotto forma di aggio, commisurato alle entrate realizzate.

Cosa è cambiato ora, rispetto alla situazione descritta che aveva portato all’approvazione del provvedimento in Consiglio? A questo si dovrà rispondere, misurando adeguatamente le parole perché, se la dirigenza e il personale interessato “potevano fare di più” recuperando indispensabili entrate per il Comune e non l’hanno fatto (non solo negli ultimi due anni, ma anche prima), ciò avrebbe come conseguenza necessaria l’attivazione di provvedimenti disciplinari a loro carico e la quantificazione e il recupero degli eventuali danni all’erario comunale, secondo le più recenti indicazioni della Corte dei Conti.

Mi preme ricordare che il contrasto netto all’evasione fiscale è una questione fondamentale di civiltà e di giustizia sociale e che l’evasione è una violazione che incide pesantemente sulle fasce più fragili della popolazione ampliando le disuguaglianze. Si tratta di una importante questione di interesse di cittadine e cittadini che hanno il dovere, e non solo il diritto, di esercitare il controllo sociale!

Dal punto di vista politico voglio, infine, evidenziare che il Capogruppo del PD al Comune Fabio Celia e il Segretario di Federazione Domenico Giampà hanno inviato, nei giorni scorsi, una missiva al Sindaco affermando che il preannunciato ritiro del bando rischia di generare disordine politico-amministrativo all’interno della coalizione. Secondo gli autorevoli rappresentanti del PD, questo episodio evidenzia che c’è bisogno di una maggiore condivisione e trasparenza tra i componenti della maggioranza al fine di evitare tensioni che potrebbero comprometterne la coesione. 

 

*ex Assessora al bilancio e tributi del Comune di Catanzaro, militante del Partito Democratico

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