"Questo non è un processo al nobile e reale fine dell'accoglienza. Non è mai stato nelle intenzioni della Procura contrastare il principio fondamentale dell'accoglienza dei migranti. Quello che ha mosso questa indagine è stato la consapevolezza dell'agire in modo opposto nel favorire l'accoglienza".
A dirlo è stato il procuratore della Repubblica di Locri Luigi D'Alessio aprendo la requisitoria dell'accusa nel processo all'ex sindaco di Riace Domenico "Mimmo" Lucano ed altre 26 persone imputate per i presunti illeciti nella gestione del sistema di accoglienza dei migranti nel centro della Locride. D'Alessio ha aperto la requisitoria che poi proseguirà con l'intervento del pm Michele Permunian che nel pomeriggio dovrebbe formulare le richieste al Tribunale di Locri presieduto da Fulvio Accurso con a latere Cristina Foti e Rosario Sobbrio. "L'indagine - ha proseguito D'Alessio - ha riguardato la mala gestio dei progetti di accoglienza e le vere parti offese sono stati gli stessi immigrati visto che a questi ultimi sono state date le briciole dei finanziamenti elargiti dallo Stato. In questa vicenda non sono state le norme ma si è cercato di giustificare un fine nobile con una commissione di reati. Qui non deve quindi passare il principio del giustificazionalismo ". Stamani Lucano non è presente in aula dove ci sono i suoi legali Andrea Daqua e Giuliano Pisapia.
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