Riapertura della discarica di Vetrano. San Giovanni in Fiore e Caccuri alzano le barricate

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images Riapertura della discarica di Vetrano. San Giovanni in Fiore e Caccuri alzano le barricate
Giuseppe Belcastro, sindaco di San Giovanni in Fiore
  16 aprile 2020 20:38

"Con riferimento alla riapertura della discarica ubicata  in loc. Vetrano del  Comune di San Giovanni in Fiore, le amministrazioni comunali di quest’ultimo e di Caccuri, confermano la volontà congiunta e ferma di non consentire, in  modo alcuno, l’ulteriore utilizzazione del sito. Come già ampiamente chiarito a seguito dell’emissione, intervenuta inaudita altera parte ,  dell’ordinanza della Regione Calabria n. 14 del 20 marzo 2020, i due comuni non hanno alcuna intenzione di modificare la richiesta,reiterata più volte, finalizzata alla chiusura definitiva del sito ed alla sua, consequenziale,  bonifica", E' quanto dichiara il sindaco Giuseppe Belcastro.  

"Tantomeno è condivisibile l’ordinanza regionale richiamata, nella  parte in cui prevede, ferma la premessa testuale che “ il Consorzio Valle Crati presenti all’autorità competente, in via d’urgenza e comunque entro il 10.04.2020, il progetto complessivo del sovralzo del lotto 1 della discarica di San Giovanni in Fiore loc. Vetrano completo della documentazione necessaria ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio, che comprenda anche il ripristino ambientale dell’intera area adibita a discarica; Che esaurita la volumetria di cui al punto 1, ovvero la durata massima fissata, qualora non intervenga l’autorizzazione all’esercizio del più ampio progetto di sovralzo del lotto 1 della discarica di San Giovanni in Fiore loc. Vetrano, il Consorzio Valle Crati debba opportunamente provvedere alle operazioni di chiusura e post gestione previste dal D.lgs. 36/03, presentando all’uopo apposito progetto all’autorità competente per i provvedimenti di competenza”, dice il sindaco di San Giovanni in Fiore.

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"Ebbene , non si vuole assolutamente che sia presa in considerazione la possibilità di alcuna autorizzazione all’esercizio del più ampio progetto di sovralzo, nella consapevolezza, che ciò determinerebbe un intollerabile prolungamento della vita dell’impianto. Si ritiene, senza timore di smentita che, questo territorio , abbia già ampiamente pagato, in termini ambientali ed assolto  ogni possibile obbligo e si rimane fiduciosi sugli esiti positivi del confronto iniziato  con l’assessore regionale all’ambiente, che ha manifestato grande apertura verso le richieste della comunità e uno spirito profondamente collaborativo con le istituzioni rappresentative delle stesse, il tutto in assoluta armonia con l’intento, da sempre perseguito,  delle amministrazioni comunali di essere coinvolte nelle scelte che dovranno, necessariamente, determinare la più volte enunciata chiusura dell’impianto", scrive ancora Belcastro.

"Ci si rende perfettamente conto della particolarità e della difficoltà del momento eppure, probabilmente, è proprio da ciò che stiamo vivendo e dai grandi sacrifici che si stanno compiendo in nome  della tutela del primario diritto alla salute, davanti al quale ogni altro deve , necessariamente, arretrare, che ci si augura possa partire una nuova idea di gestione dei rifiuti, un nuovo approccio alla materia, che guardi, innanzitutto  e realmente, la salute pubblica e non utilizzi la stessa, puramente e semplicemente, come motivo da porre a base legittimante ordinanze finalizzate a dettare misure urgenti, come successo nel caso del più volte richiamato atto regionale", conclude la nota.

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