“Il gioco che si sta consumando sulla pelle dei lavoratori dell'Amc è un gioco "sporco" e non temiamo di dirlo e, nel caso, di ripeterlo. E' un gioco sporco perchè poco trasparente e ancor meno rispettoso delle vite e delle professionalità di uomini e padri di famiglia. Si dice a queste persone che non ci sono le risorse per dare al loro lavoro, alle loro persone, la dignità che meritano. Si rimpallano le responsabilità sul loro destino e, agendo nella violazione dei più elementari diritti previsti dalla normativa sul lavoro e contrariamente a tutte le regole di buona amministrazione che un manager pubblico dovrebbe conoscere, si mettono per iscritto richieste che chiamare irricevibili è dire poco. Da fine febbraio 2019 i lavoratori part time dell'Amc hanno deciso di interrompere lo straordinario per ottenere in maniera definitiva le 39 ore.
L’azienda dopo tanti tira e molla è arrivata a proporre 36 ore, soluzione che purtroppo tutti i sindacati hanno avallato. Da notare che un gruppo di lavoratori, con conti alla mano, in base alle economie disponibili dichiarate dal management, aveva avanzato la proposta, visto l’urgente bisogno, di assegnare 39 ore subito agli autisti e 34,5 ore agli amministrativi. Tale proposta andò in fumo e lo scorso maggio il Comune diede il via libera ai contratti con le 36 ore a partire da giugno che poi, da settembre, con l’attivazione di diversi servizi in programma, sarebbero dovute diventare 39. Alla fine, dal 9 settembre, gli autisti sono stati convocati per firmare le 36 ore con una velata minaccia di prendere provvedimenti. Ad oggi solo circa sei autisti hanno firmato tale contratto, il resto del personale chiede di avere un contratto a 39 ore e non sporadici ed inutili integrazioni.
Del resto era stato lo stesso sindaco a dare indicazione ai vertici dell’Amc di procedere all’incremento orario utilizzando le risorse derivanti dalla riapertura della funicolare, dal parcheggio della Cittadella regionale, delle strisce blu, dell’ampliamento del parcheggio Musofalo e dei verificatori a bordo bus. Nella prima metà di settembre si sarebbe dovuto effettuare una verifica dei proventi maturati, ma ancora tutto tace. Non credo che la questione sia più rinviabile e qualora nell’agenda del management dell'Amc e dell'amministrazione comunale non ci sia una pronta definizione, allora si provvederà a farla inserire tra le priorità di altre istituzioni davanti alla quale, conti alla mano, si discuterà della destinazione di quelle risorse che non vengono impiegate per i lavoratori, a danno esclusivo dei loro diritti e dei servizi che devono essere garantiti ed offerti alla comunità”.
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