Riccio si accoda a Manuela Costanzo: "Gli infermieri servono alla tenda pre-triage e al Pronto soccorso”

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images Riccio si accoda a Manuela Costanzo: "Gli infermieri servono alla tenda pre-triage e al Pronto soccorso”
Eugenio Riccio
  02 ottobre 2020 13:51

“Appare sempre più evidente che le “sparate” della presidente Santelli in tema di contrasto al Covid-19 abbiano fini esclusivamente comunicativi. Cercano di raggiungere la pancia dei cittadini evitando, completamente, di affrontare sul serio la problematica Covid, per cui è obbligatorio dotare la nostra regione di un sistema organizzato almeno col minimo sindacale". Così in una Dichiarazione del consigliere comunale Eugenio Riccio.

"L’ultima perla in ordine di tempo è stata la proposta di mettere un infermiere in ogni scuola. Per fare cosa? Per misurare la  febbre? Ma perché, non possono farlo i collaboratori scolastici? E allora non posso che trovarmi d’accordo con la consigliera comunale e operatrice sanitaria Manuela Costanzo che, invitandoci al dibattito, - prosegue Riccio - propone di utilizzare gli infermieri professionisti nelle tende pre-triage. E visto che di dibattito, seppur accademico, si tratta, andiamo oltre e poniamo alcuni interrogativi alla presidente Santelli.

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  1. Perché non è stato ancora realizzato il Centro regionale Covid a Catanzaro?
  2. Che fine hanno fatto i 55 milioni di euro donati alla Regione dalla sede calabrese della Banca d’Italia vincolandoli all’incremento dei posti di terapia intensiva in tutto il territorio regionale e all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro?
  3. Corrisponde al vero che la Regione abbia 300 milioni da utilizzare contro il Covid e, ad oggi, non ha speso neanche un centesimo?
  4. Soprattutto, perché non impiegare gli infermieri nei Pronto soccorso per compensare la desertificazione perpetrata in tanti anni di politiche scellerate dai governi regionali che ha trasformato questi presidi negli unici riferimenti per i calabresi bisognosi di cure?

La Calabria e i suoi cittadini, presidente, - conclude -  hanno necessità di fatti concreti, non di vuoti proclami. L’emergenza Covid è l’occasione, finalmente, per cancellare un’emergenza che nella nostra terra è ancora più vecchia di questa causata dal coronavirus: quella del settore sanitario”.

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