La dichiarazione integrale di Eugenio Riccio sul turismo
“Catanzaro è una città turistica? Sono rimasto particolarmente colpito dalla lettera degli albergatori del capoluogo, sia per l’analisi tecnica, sia per la validità delle proposte rivolte alle istituzioni. Non ho sinceramente compreso chi fosse lo scrivente, l’associazione di categoria degli albergatori o una cerchia stretta di imprenditori. Ho, però, trovato interessante la proposta di costituire un tavolo tecnico permanente imprenditori-assessori competenti, in particolare per la necessità di individuare una figura manageriale capace di coordinare tutti i progetti e le politiche dei privati e degli enti locali. Ho più volte denunciato come il mancato coordinamento tra gli enti locali, l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria rappresenti un “vulnus” per la città. Nella lettera, lo scrivente afferma che nel trimestre estivo gli alberghi non riescono a superare il 60% di prenotazioni, un dato che non consente di fare grandi utili. Inoltre, i convegni legati alle attività dei dipartimenti universitari e del Policlinico rappresentano la principale fonte di clientela per gli stessi albergatori, un dato che dovrebbe far riflettere l’amministrazione. Resta l’amara costatazione che in tutte le città italiane la stagione turistica duri almeno sei mesi, nelle grandi metropoli tutto l’anno, a Catanzaro un solo trimestre. In tutta Italia esiste un turismo legato alle attività scolastiche, ai convegni professionali, ai grandi eventi fieristici, alle festività, alla terza età, tutte attività che consentono un flusso costante di clienti. Nella nostra città gli albergatori attendono il trimestre estivo per ottenere meno del 60% di prenotazioni.
Che fare? L’amministrazione comunale dovrebbe affrontare una seria discussione sul turismo, convocare i rappresentanti di categoria degli albergatori per approfondire le proposte avanzate, in particolare recepire i dati raccolti tra gli imprenditori per fare un’analisi dei dati approfondita e individuare soluzioni valide per l’intero comparto. Mi preme ricordare ai nostri imprenditori che, nel definire la ricettività turistica di una città, è necessario includere tutte le strutture alberghiere, dai B&b agli alberghi superstellati, dalle pensioni agli agriturismi. I dati statistici non sono dei numeri che si possono sviscerare a caso, perché rappresentano strumenti fondamentali per pianificare lo sviluppo economico di una società. C’è tuttavia un problema di fondo che gli albergatori catanzaresi non hanno neanche preso in considerazione: si tratta dell’assenza di mezzi per spostamenti rapidi e agevolati. Come fa un turista a raggiungere Catanzaro se non può prendere un treno ad alta velocità o è legato alle rare offerte delle compagnie di voli low cost? Come fa ad essere realmente attrattiva una regione, non solo una città, nella quale non esiste una ferrovia realmente “europea”? Vanno bene le proposte degli albergatori, la loro richiesta di sinergia, ma a questo punto li invito ad affiancare la politica della città per coinvolgere quella regionale, e soprattutto la deputazione nazionale, per predisporre un vero e serio piano di sviluppo del sistema dei trasporti calabrese”.
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