La Procura della Repubblica di Vibo Valentia, con il coordinamento del Procuratore Camillo Falvo e su richiesta del sostituto Procuratore titolare del procedimento, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per Francesco Mazzeo, 44 anni, ex sindaco di Cessaniti, ritenuto il presunto autore di una serie di esposti anonimi contenenti false accuse nei confronti di figure istituzionali, compresi sacerdoti facenti parte delle Diocesi di Mileto, con il chiaro intento di screditarli e di ostacolarne l’operato.
L’indagine, condotta con elevata complessità sul piano informatico dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Vibo Valentia, ha richiesto l’uso di sofisticate tecniche di digital forensics per l’analisi di una grande mole di dati digitali archiviati su dispositivi con avanzati sistemi di protezione e crittografia end-to-end. Gli investigatori, con estrema competenza, hanno progressivamente decifrato e analizzato il materiale, ricostruendo con precisione ogni elemento utile all’inchiesta.
Nemmeno il tentativo di wiping da remoto, attivato dall’indagato per compromettere l’integrità dei file e ostacolare le indagini, è riuscito a vanificare il lavoro degli specialisti. I Carabinieri, infatti, hanno implementato tempestive operazioni di data recovery, garantendo la conservazione e l’acquisizione forense dei dati ed evitando qualsiasi alterazione o eliminazione tramite cloud.
I FATTI CONTESTATI
L’inchiesta ha fatto emergere un quadro allarmante, caratterizzato da un uso sistematico di identità fittizie per colpire funzionari pubblici e altre figure di rilievo. Tra i principali episodi contestati:
INDAGINI E CONCLUSIONI
L’operazione ha evidenziato l’elevato livello di expertise dei militari dell’Arma, il cui costante aggiornamento nel campo della cyber investigation ha consentito di individuare e preservare fonti di prova determinanti nella lotta ai crimini digitali.
La Procura ha formalmente chiesto il rinvio a giudizio per Mazzeo con le seguenti imputazioni: calunnia aggravata, sostituzione di persona e diffamazione, reati commessi con pianificazione sistematica e con l’intento di ledere la reputazione di numerosi soggetti.
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