di CARMINE MUSTARI
A Magisano, nei giorni scorsi, si è tenuto un evento letterario di grande impatto emotivo. Spunto dell’evento la presentazione del libro di Felice Foresta, che incarna il racconto storico ed emozionale di un territorio come la Presila, e lo fa con un agre amarcord ripensando agli anni passati in queste borgate, soprattutto a Taverna dove una parte della sua infanzia e gioventù è stata vissuta nello scorrere di un tempo ricco di esperienze. Ricordi, emozioni, aneddoti attraverso un libro che non è solo un insieme di rimpianti, ma anche un caleidoscopio di emozioni.
Lo hanno anche evidenziato gli organizzatori dell’evento che hanno in sintesi così descritto affidando alle parole del presidente dell’associazione “Cambia…Menti” Francesca Catizone le emozioni della serata.
“Una serata di alto profilo culturale, intensa e ricca di emozioni, che ha visto come protagonisti Felice Foresta autore di grande spessore, due genitori straordinari, Francesco Galeota e Donatella Scozzafava, accomunati da una profonda sofferenza, e il moderatore Carmelo Sanzi, che ha saputo condurre con competenza e sensibilità il dialogo con l’autore. Particolarmente preziosi sono stati gli interventi di Maria Concetta Cianflone e di Marika Elia, che hanno guidato il pubblico con professionalità e delicatezza attraverso le dimensioni narrative ed emotive dell’opera.
Un sentito ringraziamento va al Sindaco di Magisano, Antonio Lostumbo, e all’Amministrazione Comunale, per l’attenzione costante con cui sostengono le iniziative di carattere culturale sul territorio. Un doveroso grazie anche a Don Fabio Pullano, Parroco di Magisano, sempre disponibile a offrire il proprio prezioso contributo alle attività promosse dalla nostra Associazione. Si ringrazia inoltre il Presidente della Pro Loco Magisano Natalino Viscomi , per aver accolto l’invito a presenziare questo significativo appuntamento, testimonianza concreta della collaborazione tra le Associazioni che operano sul territorio”
La presentazione del volume "L’arcobaleno di Marisol" di Felice Foresta ha rappresentato un momento di forte valore culturale ed umano, capace di lasciare una traccia profonda nella memoria di tutti i partecipanti. “A Magisano il pomeriggio La gente, quando arrivo, è già sotto il bellissimo gazebo retro che incastona le case di chi è partito e i sogni di chi è rimasto.
Ci sono tutti per L’arcobaleno di Marisol. C’è, però, qualcosa di più, un pezzo di dolore che si scioglie e che diventa avorio”. Sono le parole di Francesco Galeota che racconta di come ha fatto a vincere l’egemonia del dolore.
E c’è, ancora, qualcosa di più. Un incontro fra la sua storia e quella infranta di una madre che non conosce. È Donatella che racconta di come ha fatto a rendere feconda quella stessa egemonia. Donatella e Francesco sono eroi, e non lo sanno. Il singhiozzo dei loro occhi è l’intervallo che cuce parole, ferite, coscienze. Di chi è più in alto. L’evento è stato voluto e organizzato dal gruppo di donne che compongono l’associazione già citata, l’evento prosegue nel solco già tracciato di valorizzazione del territorio. L’avvocato Foresta, al suo terzo libro, è sicuramente quello che trae spunto, come abbiamo già detto dai suoi ricordi, lo abbiamo capito attraverso il dialogo con Carmelo Sanzi sulle speranze, vicende e dolore che hanno colpito una famiglia precipitata nel baratro per la malattia, prima, e la perdita, poi, della loro unica figlia, ancora bambina. Luoghi, nomi e fatti sono di fantasia. Ma il lettore più attento troverà assonanze con luoghi, nomi e fatti conosciuti.
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