Rifiuti a Squillace Lido, la Procura convalida il sequestro e apre un'inchiesta per smaltimento illecito

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images Rifiuti a Squillace Lido, la Procura convalida il sequestro e apre un'inchiesta per smaltimento illecito

  27 settembre 2019 14:31

di PAOLO CRISTOFARO

Questa mattina, presso il Municipio di Squillace, i Carabinieri Forestali hanno consegnato al primo cittadino, Pasquale Muccari, un documento, firmato dalla Procura della Repubblica, che notificava la convalida del sequestro dell'area tra Squillace Lido e Copanello di Stalettì - effettuato proprio dal Nucleo Tutela Ambientale qualche giorno fa - e l'acquisizione del materiale trovato come prova di reato. La Procura, inoltre, ha aperto un fascicolo contro ignoti per smaltimento illecito di rifiuti (tra i quali anche rifiuti speciali e inquinanti). Nel documento si menzionano rifiuti sia a cielo aperto che interrati.

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Il problema dell'area tra Squillace Lido e Copanello si è posto più volte, dato che la zona è stata continuamente presa di mira da vandali che continuavano ad abbandonare rifiuti senza sosta. Vi erano stati tentativi di bonifica sia da parte della Provincia che del Comune, ma puntualmente il problema si ripresentava. Ultimamente il sindaco aveva ordinato la pulizia dell'erba, durante la quale parrebbero essere saltati fuori rifiuti interrati e resti di spazzatura data alla fiamme. Qualche cittadino aveva accusato l'Ente comunale di aver "insabbiato" la presenza di tali rifiuti smuovendo il terreno con le ruspe. 

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Il sindaco, dal canto suo, asserisce di aver ordinato la pulizia dell'erba e della spazzatura presente. "Se c'è altro materiale non è colpa dell'amministrazione. Abbiamo sempre eseguito - quando possibile - interventi di bonifica. Purtroppo si tratta di una zona dove l'abbandono di rifiuti è continuo. Facendo lavori di pulizia, saltano fuori chiaramente anche altri materiali, magari andati a finire sotto terra, che troviamo a mano a mano. Qualcuno abusivamente avrà scaricato materiali di ogni tipo (anche edili e speciali)" afferma Muccari. "Si tratta oltretutto di un'area dove ignoti che scaricano rifiuti possono provenire da tutto il territorio. Ci risulta difficile e oneroso eseguire continue bonifiche. Le azioni delittuose devono essere punite e diamo la massima disponibilità agli inquirenti. La zona è stata anche scenario di interramento di rifiuti" conclude Muccari. Nel frattempo, nel documento della Procura, si impone all'Ente di eseguire urgentemente un'altra bonifica, in attesa di appurare i fatti. Il sindaco avrebbe già attivato la procedura per eseguirla.

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