“Fa riflettere il fatto che negli ultimi anni le Tv nazionali periodicamente puntino i riflettori su viale Isonzo, il quartiere a sud di Catanzaro, considerato il fortino dei rom, noto alla cronaca per essere il feudo della criminalità, il luogo dove pochi giorni fa sono stati esplosi colpi di arma da fuoco contro alcune abitazioni. Un ennesimo atto vile di fronte al quale è stata immediata la risposta del questore Giuseppe Linares, dei suoi uomini, dei carabinieri e della finanza, che hanno intensificato i controlli, setacciando ogni angolo della zona. E fa riflettere, proprio perché evidentemente nel tempo la politica, sia di centrodestra che di centrosinistra non ha fatto abbastanza per impedire il ripetersi di atti vandalici, furti, spaccio di droga, danneggiamenti in un quartiere dove vivono anche cittadini onesti, stretti nella morsa della paura”. Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Fabio Celia che si pone una serie di interrogativi. “Non possiamo sempre aspettare l’intervento punitivo delle Forze dell’ordine, rispetto ad un problema che va affrontato e risolto a monte, prima che accada l’irreparabile. Chi li ha portati questi rom nel cuore della città, in un quartiere che conta circa 8mila residenti? Chi li ha favoriti negli anni? Ho letto diversi commenti sui social network di politici di vecchio corso e con la memoria corta pronti a inveire contro l’Amministrazione Fiorita, dimenticando di essere stati tra coloro che hanno contribuito a creare questo grave e atavico problema. L’Amministrazione comunale- aggiunge-di cui anche io faccio parte, ha deciso di investire in maniera cospicua in quel quartiere, nonostante sia popolato da tanti rom, professionisti dello spaccio e dei furti, a cui è stata regalata la casa e a cui noi, lo Stato, renderà la vita ancora più facile con la futura manutenzione di strade allo stato dissestate e politiche inclusive al momento inesistenti. Ed è vero che ci sono anche tante persone perbene e di etnia rom costrette a convivere da anni con il puzzo delle melma, con montagne di rifiuti, con discariche a cielo aperto e troppi bimbi che mangiano nelle loro case con l’odore nauseabondo della muffa che fuoriesce dalle pareti in condizioni igenico-sanitarie disumane, ma è anche vero che ci troviamo di fronte ad uno spaccato che richiede contromisure differenti, rispetto ad una situazione che al momento credo possa essere arginata solo con l’intervento e il presidio costante dell’esercito”.
Lo scrive in una nota stampa Fabio Celia.
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