Riforma del catasto, Scoppa (Confedilizia Calabria): "Una nuova patrimoniale che aumenta la tassazione sul bene 'Casa'"

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Il presidente di Confedilizia Calabria, Sandro Scoppa
  08 marzo 2022 17:03

di FRANCESCO IULIANO

La “Riforma del Catasto”, pensata per far emergere nei registri pubblici terreni e immobili considerati  “fantasma”, ossia quelli non registrati o non registrati in modo corretto, ha portato - nei giorni scorsi -  ad una vera e propria spaccatura della maggioranza di governo, con la Lega che immagina a maggiori spese per gli italiani. 

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Uno scontro che, fuori dal Palazzo, ha visto scendere in campo diverse forze politiche ed associazione di categoria. 

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“Sulla questione - ha commentato il presidente di Confedilizia Calabria, Sandro Scoppa -, anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha espresso il suo parere  sulla stampa (fonte Ansa), dichiarando testualmente “”Non ho francamente capito la posizione del centrodestra, compreso il mio partito, sulla riforma del Catasto legata alla delega fiscale. Una revisione degli estimi catastali non è, a mio avviso, più rinviabile. Ma il Governo è stato chiaro, così come ha giustamente ricordato il ministro Brunetta: non ci sarà alcun aumento della tassazione sugli immobili””.

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Al contrario, Confedilizia, che è da sempre contraria alla riforma, non crede a quella che si può definire una semplice mappatura od un semplice aggiornamento statistico del catasto. Nè, tantomeno, sarà priva di effetti sulla già rilevante tassazione degli immobili. Non si vede - ha aggiunto Scoppa - perché si dovrebbe dar corso ad una riforma o “fare ordine” nel catasto italiano, se non per dare al fisco una nuova base (certamente allargata) per imporre nuove tasse, o rafforzare quelle esistenti. In realtà, tale riforma è propedeutica alla predisposizione di un aumento delle tasse sugli immobili. Infatti produrrebbe effetti pesanti sugli estimi e sulla base imponibile sulla quale calcolare le tasse. E sarebbe una vera e propria stangata per i cittadini. Vi è da considerare comunque che, al di là dei proclami della politica, l'incremento dell'imposizione immobiliare è l'obiettivo dichiarato della revisione del catasto come è stato messo nero su bianco nella relazione del ministero dell'Economia e delle finanze che accompagna il disegno di legge e che è, a sua volta, legato ad accordi presi con la Commissione Europea, che ha chiesto all'Italia di trovare le risorse necessarie e di “compensare"” la riduzione della tassazione sul lavoro con “una riforma dei valori catastali”.

Una riforma del catasto che - sempre a detta del presidente di Confedilizia, Scoppa -, penalizzerebbe notevolmente la Calabria, sia perché la proprietà della casa è molto diffusa, con un tasso vicino all’80 per cento della popolazione, sia perché sono numerosi gli immobili che potrebbero essere inseriti in fasce catastali più elevate. “Nella maggior parte dei casi - ha aggiunto - si tratta di beni appartenenti a piccoli proprietari, pensionati, lavoratori e piccoli risparmiatori. Sono persone che hanno creduto nel “mattone” e dispongono, generalmente, solo della casa in cui vivono o di uno o massimo due appartamenti, ereditati, abitati dai figli o dati in locazione per arrotondare una pensione o per mantenere le loro famiglie nel lungo termine.

Con l’incremento della tassazione vedrebbero quasi azzerato il loro patrimonio e finirebbero per trovarsi ulteriormente esposti ed in difficoltà nei confronti del fisco, delle banche o di altri creditori. In sostanza avrebbero forti difficoltà a far quadrare i conti a fine mese.

L’auspicio - a questo punto - ha concluso Scoppa - che si mettano da parte i motti del tipo “Ce lo chiede l’Europa” e gli appelli alla ”responsabilità” nel nome del bene del Paese, che si sono dimostrate delle mere formule vuote, prive di qualsiasi contenuto e che non hanno mai funzionato. L’auspicio è che si seguano i dettami della teoria economica ed un approccio totalmente diverso, cambiando la fiscalità sugli immobili con una riduzione del carico patrimoniale, Imu in testa, con l’introduzione della cedolare secca sulle locazioni commerciali ed un’estesa liberalizzazione degli affitti”.

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