Rinascita Scott. A Catanzaro il processo va avanti per Giacomo Cichiello: la Procura chiede 8 anni di carcere

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Il Tribunale di Catanzaro
  14 ottobre 2020 19:27

Se il giudice del Tribunale di Catanzaro Gabriella Logozzo reputi Giacomo Cichello colpevole o innocente nell'ambito dell'indagine "Rinascita Scott" lo farà sapere il prossimo 14 dicembre, giorno in cui leggerà la sentenza per il 33enne difeso dagli avvocati Piero Chiodo e Daniela Garito. Per ora, il pubblico ministero Annamaria Frustaci oggi ha chiesto 8 anni di reclusione. 

Prima della requisitoria, i legali hanno chiesto e ottenuto l'acquisizione dei verbali del processo "Nemea": sarebbero fondamentali e decisivi, sostiene la difesa, per dimostrare che Cichiello non abbia mai parlato con un altro indagato che però segue il rito ordinario a Vibo Valentia Francesco Parrotta.  Al centro della vicenda l'accusa di spaccio di sostanza di spaccio di sostanze di stupefacenti nella presunta cosca di 'ndrangheta Soriano di Filandari, in provincia di Vibo Valentia.

Il 14 dicembre replicheranno gli avvocati Chiodo e Garisto. Dopo, ci sarà la sentenza.

Cichello è stato indagato nell'ambito di Rinascita Scott. E se a Roma è in corso l'udienza preliminare per 452 imputati, ad aprile scorso la Procura ha chiesto il giudizio immediato per 7 imputati:  Luca Ciconte, 1992, Francesco Parrotta, 1983, Graziella Silipigni, 1971, Caterina Soriano, 1990 (inizialmente detenuta e poi posta agli arresti domiciliari su decisione del Gip), Giuseppe Soriano, 1991, Leone Soriano, 1966, hanno scelto il rito ordinario e il processo continua a Vibo Valentia. Cichiello invece ha optato per l'abbreviato e il processo resta a Catanzaro. (ed.cor). 



 

 

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