di EDOARDO CORASANITI
Il futuro di Giancarlo Pittelli appeso alla nuova decisione della Corte di Cassazione. E' quanto deciso dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, che ha accolto l'appello cautelare presentato dalla Dda di Catanzaro. Ora però la decisione finale spetta alla Corte di Cassazione. L'avvocato ed ex parlamentare accusato di concorso esterno in associazione nell'ambito del processo "Rinascita Scott" era stato scarcerato (dal Tdl) e rimesso ai domiciliari dopo le istanze dei suoi avvocati Salvatore Staiano e Guido Contestabile. La vicenda sul tavolo è riferita alla lettera inviata da Pittelli alla ministra Carfagna, che ha portato all'arresto lo scorso dicembre su richiesta della Procura e decisione del Tribunale di Vibo Valentia. Poi la scarcerazione a febbraio scorso. Decisione che aveva fatto scattare il ricorso dei pm guidati da Nicola Gratteri per ripristinare la misura dell'arresto in carcere, tanto da portare all'attenzione interviste, articolo di giornali, interpellanze parlamentari.
I giudici del Tdl hanno ritenuto valide le ragioni depositate nell'atto di appello, secondo cui ci sarebbero ragione cautelari che dimostrano concrete e reali le esigenze cautelari.
I difensori, Staiano e Contestabile, manifestano "compiacimento per la straordinaria velocità nella fissazione dell’appello della distrettuale e per la estrema diligenza della decisione che si è consumata in un pulviscolo di secondi".
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