Rinascita Scott, assoluzione e pene ridotte in Appello per gli omicidi nel Vibonese (LA SENTENZA)

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Saverio Razionale

  17 ottobre 2025 14:00

di STEFANIA PAPALEO

Dalla condanna all'assoluzione per Antonio Ierullo (con ordine di immediata scarcerazione) e dall'ergastolo alla pena di 30 anni di reclusione per Saverio Razionale e Giuseppe Antonio Accorinti. E' uscita pochi minuti fa la sentenza della Corte d'Assise d'Appello relativa al filone di Rinascia Scott sugli omicidi e i casi di lupara buanca che hanno insanguinato le strade del Vibonese per anni. E i giudici (presidente: Piero Santese; a latere Cordasco) hanno ridimensionato così le decisioni assunte nel 2023 dai colleghi del primo grado, riducendo anche la pena per Antonio Vacatello a 17 anni e 8 mesi di reclusione rispetto ai 30 anni del primo grado, per Maurizio Pantaleo Garisto e Valerio Navarra a 11 anni, 10 mesi e 10 giorni di reclusione  (20 anni in primo grado), confermando il carcere a vita per Domenico Bonavota e 14 anni di reclusione per il collaboratore di giustizia Andrea Mantella.

Grande soddisfazione, dunque, per l'avvocato Sergio Rotundo che è riuscito a incassare una sentenza di assoluzione per Antonio Ierullo, condannato a 30 nni di reclusione in primo grado per il duplice omicidio di per il duplice omicidio di Alfredo Cracolici (alias “Alfredo Palermo”, presunto boss dell’omonima cosca di Maierato) e Giovanni Furlano, entrambi caduti il 9 febbraio 2002, a Vallelonga, sotto le raffiche di un fucile mitragliatore kalashnikov e di un fucile calibro 12, davanti all’abitazione della fidanzata di Cracolici.

Omicidi, tentati e commessi. Casi di lupara bianca. Sequestri di persona. tutto questo c'era nelle carte potate in aula dai  sostituti procuratori generali Annamaria Frustaci e Alba Sammartino che avevano chiesti la conferma della sentenza impugnata.  

LE ACCUSE
Secondo la ricostruzione dei fatti, Lo Giudice, accompagnato da Soriano, avrebbe chiesto al boss di Zungri Accorinti di aiutarlo a ritrovare l'auto rubata alla fidanzata, ma Accorinti avrebbe subito avvisato Saverio Razionale, boss di San Gregorio D’Ippona, che aveva un conto in sospeso proprio con Soriano ritenuto mandante di due agguati ai suoi danni, per cui quale migliore occasione per servire la vendetta. Soriano e Lo Giudice, dunque, sarebbero stati attirati in una trappola da Razionale e Accorinti e giustiziati: Lo Giudice con un colpo di pistola alla testa, per poi essere dato alle fiamme in un’auto, e Soriano torturato affinché confessasse gli agguati e poi ucciso e trinciato nel terreno con un trattore. Da qui la condanna all'ergastolo per i due imputati.

Poi c'è il capitolo relativo al sequestro di persona di Rocco Ursino, vibonese residente a Imbersago, per il quale in primo grado sono stati condannati a 30 anni di reclusione Antonio Vacatello e a 20 anni Maurizio Pantaleo Garisto e Valerio Navarra, per un debito di 6000 euro non onorato dalla vittima, che sarebbe stata prelevata a Cernusco sul Naviglio e portato in una casa a Seregno, dove sarebbe stato massacrato di botte e poi costretto ad andare con loro nella casa dei genitori in Calabria per la restituzione dei soldi, di cui tuttavia la famiglia non disponeva.

AVVOCATI DIFENSORI

Ad affiancare gli imputati nella difesa ci sono gli avvocati Nicola Cantafora, Sergio Rotundo, Salvatore Staiano,  Francesco Calabrese, Luca Cianferoni, Manfredo Fiormonti, Daniela Marino Garisto, Vincenzo Gennaro e Francesco Muzzopappa.