Rinascita Scott, il Gip concede l'obbligo di firma a Salamò

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Il Tribunale di Catanzaro
  21 febbraio 2020 17:17

Giuseppe Antonio Salamò passa dagli arresti domiciliari all'obbligo di firma. 

A deciderlo è stata il giudice delle indagini preliminari, Barbara Saccà, nell’ambito dell’indagine antimafia “Rinascita-Scott”, che lo scorso 19 dicembre ha portato all’arresto di 334 persone e all’iscrizione di 416 persone nel registro degli indagati. 

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Secondo il Gip, dunque, cambiano le esigenze cautelari nei confronti di Salamò, difeso dall'avvocato Francesco Sabatino, i quali hanno presentato un’istanza in base all’articolo 299 del codice di procedura penale. 

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La Procura della Repubblica, guidata da Nicola Gratteri, contesta all’indagato il resto di intestazione fittizia aggravata dall’agevolazione mafiosa. 

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Nei primi giorni di gennaio il Tribunale della Libertà di Catanzaro aveva confermato la misura cautelare dei domiciliari. 

Ad oggi sono 158 le decisioni di sostituzione o annullamento delle misure cautelari (che si legano all’esigenza cautelari e ai gravi indizi di colpevolezza e non riguardano ancora il merito delle accuse mosse agli indagati): 121 dal Tdl e 37 dal GIP. 

ed.cor. 

 

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