Rinascita Scott, in Appello regge l'accusa ma i giudici confermano: "Renda e Fiumara innocenti"

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images Rinascita Scott, in Appello regge l'accusa ma i giudici confermano: "Renda e Fiumara innocenti"

  30 ottobre 2023 19:52

di EDOARDO CORASANITI

Seconda tappa del processo Rinascita Scott in abbreviato. In primo grado, a novembre del 2021, il Gup Claudio Paris ha condannato 70 imputati e ne ha assolti 20. Ora in Appello l'esito è cambiato, ma non di troppo: su 70 imputati, per 55 la condanna è rimasta invariata. Mentre per 12 è diminuita la pena e due hanno trovato la via dell'assoluzione. Per uno invece sono stati rimandati gli atti al Gup per la formulazione di un nuovo capo d'imputazione.

La Procura incassa la seconda sconfitta per due posizioni di primo piano nel processo: anche dai giudici d'Appello, sono stati ritenuti non colpevoli l'imprenditore e avvocato di Vibo Valentia, Vincenzo Renda accusato di associazione mafiosa e l'ingegnere Marcello Fiumara, 64 anni, accusato di concorso in abuso d'ufficio (con l'aggravante mafiosa) con l'ex sindaco della stessa città di Pizzo, Gianluca Callipo, a sua volta coinvolto nell'inchiesta (in ordinario), per la vicenda della gestione di un'attività ristorativa nel comune in provincia di Vibo Valentia. Due presunti colletti bianchi ma che non superano il vaglio probatorio ritenuto necessario dai magistrati, che li ha assolto entrambi. 

Rinascita Scott è la maxi indagine contro le cosche vibonesi e sui presunti legami intrecciati con colletti bianchi, imprenditori, forze dell'ordine, politici e pubblici funzionari. In primo grado, il procuratore Nicola Gratteri aveva chiesto 84 condanne e 6 assoluzioni.


Rinascita Scott. In abbreviato si tirano le somme: 70 condanne e 20 assoluzioni (I NOMI)

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 Rinascita Scott: I reati contestati sono di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, tentato omicidio, omicidio, estorsione, detenzione illegale di armi ed esplosivo, ricettazione, traffico di influenze illecite, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, abuso d'ufficio aggravato, traffico di droga. Nel mirino la cosca di Limbadi, guidato dal boss Luigi Mancuso e le sue capacità di infiltrazione negli apparati dello Stato: dalla politica all'avvocatura, dalle forze dell'ordine all'imprenditoria. Il 19 dicembre 2019, giorno dell'operazione, vengono arrestati in una notte 334 persone per un totale di 416 indagati. Nel corso dei mesi, il Tribunale della Libertà, lo stesso gip che ha emesso l'ordinanza e la Cassazione modificheranno o revocheranno oltre 200 misure cautelari. 
Poi l'indagine si allarga e l'11 agosto 2020 i numeri diventano definitivi: 457 richieste di rinvio a giudizio. Stralciate,  rispetto all'avviso di conclusione indagini, 22 posizioni. La palla passa all'aula bunker di Rebibbia, a Roma, dove 90 imputati scelgono il rito abbreviato, gli altri 356 optano per l'ordinario: quest'ultimi vengono tutti rinviati a giudizio (tranne uno, deceduto) e il processo è in corso a Lamezia Terme, nella nuova aula bunker, dove fra poche settimane si attende la sentenza di primo grado. 

IN COSA E' CAMBIATA LA SENTENZA IN APPELLO:

Assolti: Carmelo Cariello e Pasquale Tavella. 

Rideterminazione delle pena:

ALESSANDRIA Serafino, alias “Pitta”, di Zungri, nato 11.08.1995, difeso dall'avvocato Giuseppe Bagnato e Francesco Sabatino: 14 anni, 7 mesi e 10 giorni

ARENA Bartolomeo, nato il 15.11.1976, di Vibo Valentia (collaboratore di giustizia), difeso dall'avvocato Giovanna Fronte: 3 anni, 9 mesi e 10 giorni di.

BALDO Manuele Michele, nato il 29.05.1966, di Ionadi, difeso dagli avvocati Antonio Crudo e Francesco Sabatino: 1 anni, un mese 


CAMILLO’ Michele, nato il 22.11.1982, di Vibo Valentia (collaboratore di giustizia), difeso dall'avvocato Francesco Lojacono, 3 anni, 2 mesi e 20 giorni.

CANNATA’ Gaetano, alias “Sapituttu”, nato il 03.01.1974, di Vibo Valentia (collaboratore di giustizia), difeso dall'avvocato Sara Peresson: 2 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione.

CAVALLARO Gianluigi, nato il 30.12.1986, di Nicotera, difeso dall'avvocato Francesco Sabatino: 3 anni e 6 mesi di reclusione.

GALLONE Pasquale, nato il 30.8.1960, di Nicotera Marina, difeso dall'avvocato Francesco Sabatino e Paride Scinica: 19 anni e 8 mesi di reclusione


IANNELLO Francesco, nato il 22.08.1980, di San Gregorio d’Ippona, difeso dall'avvocato Salvatore Staiano: 4 anni e 6 mesi di reclusione

MACRI’ Domenico, detto “Mommo” nato il 12.08.1984, di Vibo Valentia, difeso dall'avvocato Francesco Sabatino and Stefano Luciano: 19 anni e 10 mesi di reclusione

MANCUSO Emanuele, nato il 14.02.1988, di Nicotera (collaboratore di giustizia): 1 anno di reclusione

SACCHINELLI Saverio, nato il 17.07.1982, di Pizzoni, difeso dall'avvocato Donatella Frojo e Francesco Sorrentino: 13 anni e 4 mesi di reclusione

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SALAMO’ Giuseppe Antonio, nato il 23.06.1980, di Zungri, difeso dall'avvocato Diego Brancia: 1 anno e 4 mesi di reclusione

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