A due giorni dalla prima udienza del giudizio abbreviato iniziato dinanzi al gup dott Claudio paris, i difensori di Domenico Macrì alias Mommo, avvocati Francesco Sabatino e Salvatore Sorbilli hanno depositato una dichiarazione di ricusazione in corte d’appello basata sulla pregressa attività svolta dal gip che avrebbe autorizzato attività intercettiva nei confronti del Domenico Macrì, ritenuto dalla procura di catanzaro tra i promotori dell’associazione operante a Vibo Valentia.
Questa questione era stata già anticipata in udienza e sul punto il dott di Bernardo aveva rilevato che l’attività in questione non riguardasse lo stesso procedimento. Dunque gli avvocati Sabatino e Sorbilli si sono determinati a proporre ricusazione rilevando che l’attività di interesse non riguardi un diverso procedimento ma bensì un procedimento inizialmente iscritto a carico di ignoti con delle ipotesi di reato immediatamente ascritte al Macrì sulle quali viene nuovamente chiamato a giudicare Paris.
Su una questione analoga riguardante l’adozione di provvedimenti di autorizzazione delle intercettazioni la corte d’appello si è pronunciata di recente dichiarando l’incompatibilità della dottoressa Tiziana Macrì nel processo ordinario.
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