Gregorio Gasparro ed Andrea Prestanicola, a distanza di poche ore dal totale annullamento, deciso dalla Cassazione, delle condanne con rinvio per nuovo giudizio, in accoglimento dell’istanza formulata dall’avvocato Dario Vannetiello, in tempi rapidissimi hanno ottenuto dalla Corte di appello di Catanzaro la scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
Gli esiti giudiziari sono imprevedibili se sol si pensi che Gasparro Gregorio, ritenuto elemento di vertice della compagine criminale, condannato nei giudizi di merito in sede di giudizio abbreviato alla pena di anni 16 di reclusione per gravissimi delitti - quello di associazione a delinquere di stampo mafioso con il ruolo di direttore, due estorsioni pluriaggravate, tre episodi di intestazioni fittizie -, in attesa di esserew di nuovo giudicato in Calabria, passa direttamente dal regime carcerario di cui all’art. 41 bis ordinamento penitenziario (il cosiddetto carcere duro riservato ai boss di primo piano) alla libertà.
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