Rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici 2025-2028, la soddisfazione di Fim Cisl Calabria

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  23 novembre 2025 10:31

«La Fim Cisl Calabria esprime grande soddisfazione per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici 2025-2028, raggiunto dopo un negoziato intenso e complesso che ha visto la Fim Cisl nazionale impegnata con determinazione in un confronto lungo, sostenuto dalla partecipazione e dalla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Il nuovo contratto prevede un aumento in busta paga di 205,32 euro mensili, pari al 9,64%, un risultato superiore al tasso di inflazione e che garantisce un reale rafforzamento del potere d’acquisto delle persone, in una fase economica non semplice per il Paese e per il settore industriale». E’ quanto afferma il segretario generale della Fim Cisl Calabria, Pino Grandinetti, spiegando che accanto al risultato economico, il rinnovo introduce miglioramenti importanti sotto il profilo dei diritti e delle condizioni di lavoro: «Vengono rafforzate le tutele per chi vive situazioni di fragilità sanitaria, migliorati gli strumenti di conciliazione vita-lavoro, riconosciuti passi avanti significativi per la sicurezza in azienda e per la formazione, mentre sul fronte del lavoro precario si introducono meccanismi più chiari e più favorevoli alla stabilizzazione. Sono segnali concreti che parlano di un contratto moderno, capace di dare risposte ai bisogni reali delle persone e di guardare con realismo alle trasformazioni del mondo produttivo».

In questo quadro, la Fim Cisl Calabria rivolge il proprio apprezzamento al lavoro del Segretario generale nazionale Ferdinando Uliano e della segreteria nazionale, che hanno guidato con competenza e tenacia una trattativa difficile, durata mesi e attraversata anche da momenti di conflitto e mobilitazione. Senza la forza dei lavoratori e senza una rappresentanza sindacale autorevole, coesa e radicata nei luoghi di lavoro, un risultato di questa portata non sarebbe stato possibile.
«Questo contratto non porta solo numeri – conclude Grandinetti – ma restituisce dignità, tutele e prospettive. È una conquista che rafforza i salari, migliora la vita nei luoghi di lavoro e conferma che il sindacato, quando è partecipato e ascolta le persone, riesce a ottenere risultati concreti».


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