Riparte ufficialmente la stagione teatrale all'Unical

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Davide Enia (ph Futura Titta Ferrante)
  04 marzo 2024 18:07

Riparte ufficialmente la stagione teatrale del Teatro Auditorium Unical, polo artistico d’eccellenza dell’Università della Calabria che torna in scena con una programmazione di altissimo livello, che si caratterizza per la presenza di alcune tra le più importanti personalità della scena nazionale e internazionale del settore.

Un cartellone dunque quello di “Meridiano Sud”, predisposto dal Comitato Tecnico Scientifico presieduto da Francesco Raniolo, che è il frutto di un progetto culturale, pedagogico e didattico di ampio respiro e garantirà nell’arco di tutta la stagione un confronto vivo tra teorie e pratiche della composizione scenica lungo un costante scambio dialettico di esperienze tra artisti, studiosi e studenti.

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In programma giovedì 7 marzo alle ore 20.30 “L’abisso” uno spettacolo di e con Davide Enia, tratto dal testo dello scrittore palermitano "Appunti per un naufragio" (Sellerio Editore / Premio Mondello 2018). Il regista torna in scena con il gesto, il canto, il cunto, per affrontare l’indicibile tragedia contemporanea degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo. Epopea di eroi odierni, tra vita e morte, che diventa metafora di un naufragio individuale e collettivo.

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“Quando ho visto il primo sbarco a Lampedusa ero con mio padre” – scrive Davide Enia - “Approdarono tantissimi ragazzi e bambine. Era la Storia quella che stava accadendo davanti ai nostri occhi. Nell’arco degli anni sono tornato sull’isola, costruendo un dialogo continuo con i testimoni diretti: pescatori, personale della Guardia Costiera, residenti, medici, volontari e sommozzatori”. Le loro parole e, soprattutto, i loro silenzi sono diventati un racconto, testimonianza storica e percorso esistenziale: “Dalla registrazione delle loro voci” – continua Enia – “sono emersi frammenti di storie dolorosissime eppure cariche di speranza. Le loro parole aprivano prospettive e celavano abissi”. La messa in scena di Davide Enia fonde diversi registri e linguaggi teatrali: gli antichi canti dei pescatori, intonati lungo le rotte tra Sicilia e Africa, e il cunto palermitano, sulle melodie a più voci che si intrecciano fino a diventare preghiere cariche di rabbia quando il mare ruggisce e nelle reti, assieme al pescato, si ritrovano i cadaveri di uomini, donne, bambini.

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Il giorno prima della rappresentazione Davide Enia terrà una masterclass rivolta a studenti già opportunamente selezionati. Un cartellone ricco ed eterogeneo quello della nuova stagione del Teatro Auditorium Unical che vuole offrire al pubblico differenti sguardi sull'arte scenica. 

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