Si è riunito oggi in videoconferenza il Comitato esecutivo della Cisl di Cosenza. I lavori, aperti della relazione del Segretario generale provinciale Giuseppe Lavia, hanno visto anche l’intervento del Segretario generale regionale Tonino Russo.
«La pandemia sta colpendo duramente il territorio provinciale, siamo di fronte al paradosso di una zona arancione, mentre la curva dei contagi in provincia di Cosenza cresce»», ha detto Giuseppe Lavia; e, riepilogando i dati molto preoccupanti delle ultime ore relativi alla diffusione del Covid-19, ai decessi e alla carenza dei posti letto dedicati negli ospedali, ha richiamato le immagini delle ambulanze in coda all’Annunziata. Lavia ha ricordato le prese di posizione della Cisl a livello regionale e provinciale e le iniziative assunte nelle ultime settimane insieme a Cgil e Uil sulla campagna vaccini e «su una sanità malridotta, cui il Covid ha dato il colpo di grazia», tra cui l’esposto alla Procura di Cosenza e il sit-in su “vaccini e sanità diritto per tutti», rivolgendo un ringraziamento «al personale sanitario, quello che vive e lavora in prima linea, stremato, cui va un senso profondo di riconoscenza da parte della Cisl».
Avevamo chiesto – ha proseguito – un confronto sull’Atto aziendale dell’Asp di Cosenza, documento fondamentale per riorganizzare le cure primarie, la rete di medicina territoriale e l’emergenza-urgenza, per la riorganizzazione ed il potenziamento della rete ospedaliera, per la realizzazione delle case della salute, per un piano straordinario di assunzioni, per la riorganizzazione dei sistemi di welfare e dei distretti. Il Commissario ha approvato l’Atto aziendale senza confronto. Un errore. Nel merito, insieme a Cgil e Uil presenteremo le nostre osservazioni
Evidenziando anche la confusione in cui versa il sistema scolastico, «tra ordinanze e ricorsi al Tar, dad e scuola in presenza, chiusure e aperture», il Segretario Lavia ha sottolineato con forza che «l’impegno della Cisl continuerà a puntare su tre obiettivi: a) una campagna di vaccinazione rapida, efficace e trasparente, in cui le priorità siano rispettate; b) la realizzazione del piano di contrasto al Covid, che ad oggi manca, per il potenziamento dei posti letti di terapia intensiva e sub intensiva, per il potenziamento delle Usca, per il rafforzamento del tracciamento, per lo sblocco ed il rinnovo delle assunzioni Covid dedicate ferme al palo; c) l’esercizio pieno del diritto alla salute di tutti i cittadini, perché le patologie diverse dal coronavirus purtroppo non si fermano, per la garanzia dei Lea, per il diritto a curarsi in Calabria, oggi più che mai negato».
Facendo riferimento al Protocollo vaccini sui luoghi di lavoro sottoscritto tra parti sociali e Governo, il Segretario della Cisl di Cosenza ha comunicato al Comitato esecutivo la richiesta alla Prefettura di un incontro specifico per garantire la sicurezza dei lavoratori. Più in generale, ha detto ancora Lavia, «vaccinare vuol dire ripartire, poter programmare interventi, sbloccare risorse, realizzare opere ferme, aprire cantieri. Ci sono opere su cui si deve accelerare nel cronoprogramma, dall’Ospedale unico della Sibaritide al terzo megalotto della S.S.106. Dal piano Next Generation EU, oggetto di riscrittura – ha concluso Lavia –, aspettiamo per la Calabria e per la provincia di Cosenza risorse adeguate, con la giusta attenzione da parte del Governo: pensiamo all’Alta velocità Larg con nuovo tracciato, al completamento della S.S. 106, all’attenzione alle aree interne, al completamento del progetto sulla messa in sicurezza delle scuole».
L’intervento del Segretario generale regionale, Tonino Russo, ha concluso un dibattito che ha ripreso e condiviso i temi emersi nella relazione del Segretario provinciale. «In questa fase molto difficile e complessa – ha detto, tra l’altro, Russo – la Cisl sta dimostrando a tutti i livelli la propria vicinanza ai lavoratori e ai cittadini. Un tempo particolarmente difficile in Calabria anche perché manca l’interlocuzione con una politica sempre in campagna elettorale e che, soprattutto per il precariato, tende a perpetuare dipendenze che tengono le persone sotto scacco».
«Sui ritardi nella campagna dei vaccini anti Covid, sulle dosi somministrate e ricomprese sotto la voce “altro”, su quelle non inoculate e tenute in frigorifero – ha sottolineato il Segretario regionale – bisogna chiedere conto di cosa è successo, perché c’è qualcosa che non va. Da parte nostra, abbiamo aderito al protocollo tra parti sociali e organizzazioni datoriali e offerto la disponibilità perché le sedi Cisl siano utilizzate per le vaccinazioni di chi vi lavora».
Russo ha poi richiamato il tema delle risorse da destinare al completamento e alla realizzazione delle infrastrutture fondamentali per togliere la Calabria dall’isolamento. «Investire sul digitale, sulla depurazione e sulla messa in sicurezza del territorio – ha aggiunto – significa creare lavoro e frenare lo spopolamento delle aree interne, perché il presidio umano è il primo elemento della crescita».
Il Segretario regionale della Cisl ha chiuso il suo intervento evidenziando che una fiscalità di vantaggio che attragga imprese in Calabria, serie e praticabili politiche attive per il lavoro, riqualificazione della pubblica amministrazione, con la stabilizzazione dei precari che la tengono i piedi e nuove assunzioni per colmare i vuoti nell’organico, siano percorsi ineludibili se si vuole davvero parlare di sviluppo per la nostra regione.
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