"Conosco Antonia fin da quando, studentessa nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell'Università Magna Graecia, chiese di frequentare i reparti chirurgici e lo fece con diligenza, tenacia e passione. Ho poi condiviso e in parte guidato la sua crescita accademica e professionale, non sempre facile, spesso sofferta. Adesso, dopo sei anni dal mio pensionamento, la Prof.ssa Rizzuto ricopre un ruolo (che fu il mio) strategico e fondamentale per la formazione dei giovani medici, ruolo non sempre riconosciuto e troppo spesso trascurato".
Si apre con queste parole colme di stima e affetto, il messaggio che il prof. Rosario Sacco, docente e primario di chirurgia in pensione del Policlinico di Catanzaro, ha voluto indirizzare alla prof.ssa Antonia Rizzuto che da qualche giorno è stata chiamata a ricoprire il medesimo ruolo tra le corsie dove si è formata sotto la sapiente guida del prof. Sacco.
"Non sempre è facile comprendere la peculiarità della Chirurgia Universitaria (che io mi ostino a chiamare "Clinica Chirurgica"), spesso confusa con uno dei tanti, pur validi e apparentemente simili Reparti Ospedalieri. Anche per questo, nella quotidianità della prassi, essa soffre per le note criticità organizzative e gestionali che affliggono la sanità pubblica ed è mortificata da esigenze e giudizi definiti "produttività assistenziale", alieni alla sua missione formativa e scientifica.
Spesso, inoltre, il Chirurgo Universitario viene velatamente (se non esplicitamente) accusato di non essere tecnicamente e professionalmente adeguato per il suo difficilissimo compito, come se fosse possibile insegnare una Disciplina basata sulla prassi senza praticarla (come peraltro è talora, purtroppo, avvenuto in passato). Il mio Maestro, il compianto Prof. Francesco Crucitti, diceva "è scontato che se uno fa il Chirurgo sappia operare"... magari poi contraddetto da un'amara realtà. Ma se sei Professore di Chirurgia, il saper operare è solo la base da cui partire per sviluppare innovazione e ricerca e, in definitiva, creare cultura.
Per questo Antonia Rizzuto è adeguata, ancor più in questo particolare momento storico, in cui la pervasività e l'immanenza tecnologica esigono una grande capacità di controllo e di guida.
Questa Regione vanta numerosi ed eccellenti Operatori, troppe volte mortificati nella quotidianità delle carenze di mezzi e di personale, e comunque ansiosi di garantire prestazioni d' eccellenza. Ma neanche Michelangelo avrebbero potuto dipingere la Cappella Sistina se non gli avessero messo a disposizione le mura.
Il mio auspicio è che tali potenzialità trovino attenzione ed ascolto e che possa tornare l'entusiasmo e l'unità tra tutti i Chirurghi calabresi , senza campanilismi e personalismi.
Il cammino è lungo e complesso, ma l'impegno dell'attuale Governo Regionale fa ben sperare. Auguri Antonia!
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