di PAOLO CRISTOFARO
Sono arrivati poco fa i dati dall'Arpacal relativi ai campioni di suolo prelevati a Squillace, nella frazione Fiasco Baldaia, dopo il rovinoso incendio divampato il 5 ottobre scorso e riaccesosi a più riprese nei giorni scorsi presso il deposito di rifiuti della "Eco Management" (LEGGI QUI).
Le cause dell'incendio, che ha portato alla combustione, oltre che della struttura anche di 900 tonnellate di spazzatura, sono ancora da accertare. “Dai rapporti di prova allegati – scrive l'Arpacal al Sindaco di Squillace, Pasquale Muccari - si riscontra che per i parametri analizzati non sono state superate le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) nei terreni di cui al Testo Unico sull’Ambiente”.
Le analisi dei campioni di suolo, prelevati per l’occasione dal geologo Enzo Cuiuli, del Servizio tematico Suolo e rifiuti, sono stati analizzati nel laboratorio chimico del Dipartimento Arpacal di Cosenza, diretto dalla dottoressa. Rosaria Chiappetta. Tuttavia, date le dinamiche ancora incerte e la riaccensione di focolai nella notte, alcuni giorni fa, il direttore generale dell'Arpacal, Domenico Pappaterra, specifica: "Continuiamo a seguire l'evolversi della vicenda in stretto raccordo con l'assessore regionale all'Ambiente, Sergio de Caprio, anche alla luce degli ultimi accadimenti".
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