Rosso da 20,5 milioni di euro per il Pugliese. I vertici in polemica con la Regione

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Azienda Ospedaliera "Pugliese Ciaccio", Catanzaro
  10 luglio 2019 00:33

di GABRIELE RUBINO

Peggiora il disavanzo del Pugliese. Il bilancio 2018 si è chiuso con un rosso da 20,5 milioni di euro. Nel 2017 era di 12,9 milioni. Con il rosso aumenta anche l’insofferenza dei vertici del Pugliese per il trattamento ricevuto dalla Regione. Fra i documenti allegati alla delibera di approvazione del bilancio firmata dal dg facente funzioni Antonio Mantella, la relazione di gestione è, per l’ennesimo anno consecutivo, una sorta di rassegna delle “ingiustizie” subite dall’azienda ospedaliera.

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L’ACCUSA ALLA REGIONE DI SUBIRE UN “SOTTO-FINANZIAMENTO”-  Molto duro è il passaggio della relazione in cui si accusa il dipartimento regionale di Tutela della Salute, di fatto, di aver assegnato un livello di finanziamento al di sotto del valore dell’attività erogata ai cittadini. Solo sui ricoveri, la differenza di vedute varrebbe circa 2 milioni. I valori inseriti in Cittadella, si legge nel documento del Pugliese, «non coincidono con la reale produzione». La produzione si calcola attraverso il rapporto fra il numero dei ricoveri e il valore del Drg (il tariffario commisurato alla qualità della singola prestazione). La recriminazione si estende alla specialistica ambulatoriale e vale circa 500 mila euro in meno riconosciuti.

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GLI INVESTIMENTI NON RICONOSCIUTI- Stando al documento stilato a via Vinicio Cortese, ad aver intaccato ulteriormente l’equilibrio dei conti ci sarebbero in aggiunta 4 milioni di investimenti non coperti dalla Regione: 3 per l’attivazione del centro trasfusionale e 1 per la ristrutturazione dei locali di Ostetricia e Ginecologia. A questi si aggiungono 4,5 milioni di presunti crediti per la fornitura di sangue ed emoderivati. Il debito sarebbe imputato alla sorella più piccola Mater Domini. Facile la battuta degli ospedalieri nei confronti degli universitari: «ci stanno tirando il sangue e nemmeno ce lo riconoscono». La metafora rende bene l’idea di quanto ancora lontana sia l’idea di fusione nell’azienda unica dei due ospedali catanzaresi. Resta il fatto che questo credito Mater Domini non lo ha riconosciuto, così come il dipartimento Salute ha dato torto al Pugliese archiviandole come partite infragruppo.

I NUMERI DELL’OSPEDALE- Il rimpianto per i conti in rosso è accresciuto dal fatto che, sempre secondo i manager del Pugliese, l’attività sarebbe nel complesso migliorata. Nonostante la diminuzione del numero dei ricoveri (da 28.048 del 2017 a 27.360 del 2018) è aumentato il valore della produzione poiché implementato quello dei Drg. È stato incrementato il numero dei posti letto attivi (arrivati a 508) e il numero degli accessi al pronto soccorso (oltre 55 mila). Nonostante ciò gli sforzi sarebbero stati «vanificati» dall’assegnazione della propria quota del fondo sanitario regionale. Saranno tutti argomenti che, presto o tardi, il nuovo commissario straordinario nominato dal governo (leggi qui), la professoressa Isabella Mastrobuono, dovrà affrontare.

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