Rotundo (Fare per Catanzaro): viale Cassiodoro ed il giallo delle puzze

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images Rotundo (Fare per Catanzaro): viale Cassiodoro ed il giallo delle puzze

  15 ottobre 2019 08:00

“Da mesi, centinaia di residenti e commercianti di Viale Cassiodoro sono costretti a tenere porte e finestre delle loro abitazioni e delle loro attività sbarrate. Infatti, ogni giorno, la popolosa via è letteralmente invasa da un odore nauseabondo di cui non si conosce l’origine”. A lanciare l’allarme è Cristina Rotundo, Consigliere Comunale di #fareperCatanzaro

 

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“Tuttavia, nonostante più di qualcuno abbia provato a «fiutare» il tanfo divenuto ormai insopportabile, per cercare di individuarne la provenienza, nessuno ha potuto risolvere quello che è un vero e proprio mistero.

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Nel frattempo, esasperati da questa situazione, i commercianti di Viale Cassiodoro hanno chiesto l'intervento dei Carabinieri,  protocollando ai settori preposti una petizione, con allegate diverse firme, allo scopo di sollecitare l’amministrazione comunale a mettere fine a questo increscioso inconveniente. 

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Nelle ultime settimane-continua Rotundo- i cattivi odori continuano a manifestarsi con frequenza, compromettendo la qualità della vita degli abitanti, i quali, spesso, sono costretti a tenere chiuse porte delle attività commerciali, le finestre di casa o ad evitare di trascorrere le ore serali all’aria aperta. 

Anche questa mattina, durante un mio sopralluogo ho constatato di persona i disagi e l’odore che continua su entrambi i lati di Viale Cassiodoro. 

Al momento gli enti preposti sembrano brancolare nel buio, nonostante i commercianti pare siano a conoscenza di alcuni fondi che erano stati stanziati per risolvere la questione ma che ad oggi non si sa che fine abbiano fatto.

 

Unica certezza è che non ci sono ancora risposte concrete all’anomalia che pervade Viale Cassiodoro. 

Noi non molleremo la vicenda finché non la risolveremo definitivamente, perchè non ci sono commercianti e residenti di serie A e di Serie B, tutti pagano le tasse e tutti devono avere gli stessi diritti e le stesse risposte che ci auguriamo non siano le solite note stampe con asseverate fantomatiche date di lavori già “scadenzati”.

 

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