È comparso oggi davanti al Gip Dott.ssa Pede un giovane di ventidue anni, di nazionalità marocchina, che era stato fermato il 26 agosto in flagranza del reato di rapina commesso in S.Andrea nei pressi di un lido balneare ai danni di una persona anziana.
Il giovane, El Achari Zakaria, subito dopo il fermo ha collaborato con i Carabinieri, portandoli sul posto dove aveva nascosto la catenina d'oro, e consentendone così la restituzione alla vittima. Il ragazzo che è assistito dall'avv. Enzo De Caro, davanti al Giudice ha confessato i fatti dichiarando che aveva rubato il monile d'oro per poi rivenderlo e inviare i soldi alla madre in Marocco che è gravemente ammalata.
Ha altresì dichiarato di essersi introdotto in Italia come clandestino proveniente dal Libano e che era in attesa di permesso di soggiorno già richiesto alla prefettura di Napoli. Ha ammesso inoltre che in questo periodo che è stato in Italia si è mantenuto effettuando lavori saltuari nella città di S. Andrea dello Jonio nella quale aveva svolto il lavoro di un mese come bagnino presso un noto stabilimento balneare. Il Giudice a fine udienza si è ritirato in camera di consiglio e al suo rientro ha emesso un'ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere basata sull'evidente sussistenza delle esigenze cautelari del pericolo di fuga e di reiterazione del reato.
All'arrestato, tra l'altro, non potevano essere concessi arresti domiciliari, perché lo stesso ha dichiarato di non avere una fissa dimora. All'udienza ha partecipato anche l'interprete Nezha Mukhtari, il cui intervento si è reso indispensabile poiché il marocchino non riusciva a parlare la lingua italiana.
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