Safe City, Costanzo attacca Abramo: "Ricostruzione allucinante"

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  06 giugno 2019 12:55

Il consigliere comunale di Catanzaro Sergio Costanzo torna ad attaccare il sindaco Sergio Abramo sulla vicenda Safe City, il mega appalto da 23 milioni sul sistema di telecamere in città, per cui la Procura ha qualche settimana fa, disposto l'archiviazione per i reati di falso ideologico ed abuso d'ufficio per la Giunta dell'Abramo ter ed altri funzionari comunali. Di seguito la nota del capogruppo del movimento politico fareperCatanzaro.

"Il sindaco Abramo ha fatto chiarezza a modo suo sull’affaire Safe City, la torta da 23 milioni di euro che alcuni anonimi – secondo la Digos - volevano spartirsi. Ha tirato in ballo l’ex presidente di Confindustria Catanzaro Giuseppe Gatto e l’ex Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci. Secondo

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l’allucinante ricostruzione di Abramo in Consiglio comunale, il faraonico progetto da 23 milioni sarebbe stato proposto dall’Associazione Industriali e approvato dal Comitato per la Sicurezza presieduto dal Prefetto. Il Comune avrebbe assistito impotente. Incredibile! Ma nell’informativa

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della Digos e nel provvedimento della Procura della Repubblica non c’è alcun accenno a questi fantomatici passaggi. C’è solo la fotografia di un colossale affare messo in piedi dal sindaco e dai suoi diretti collaboratori, andato in fumo solo perché tanti consiglieri comunali di opposizione e associazioni si sono ribellate davanti a tanto marcio. C’è anche la prova provata delle pressioni che i dirigenti della regione hanno ricevuto per stanziare il mega-finanziamento. Il solito Abramo che scarica in maniera spregiudicata sugli altri

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i suoi errori e i suoi “peccati”. Le parole della Procura della Repubblica sono pietre contro il sindaco che si sarebbe macchiato di condotte illegittime allo scopo di affidare direttamente e senza gara un’opera da 23 milioni di lire. Non è questa la verità che vogliamo da Abramo. Dica come è nata la

sua trattativa con gli emissari della società israeliana, avvistati più volte nella sua stanza e in quella dei suoi diretti collaboratori. La smetta di scaricare sugli altri. Credo che sia l’ex presidente Giuseppe Gatto che l’ex prefetto Antonio Reppucci abbiano molto da dire sulla chiamata in correo fatta dal sempre più arrogante e incauto sindaco in Consiglio Comunale".

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