di MARIO OLIVERIO
"Oltre un mese fa, sollecitato da numerosi cittadini e per conto del "Comitato 18 Gennaio" ho presentato al Comune di San Giovanni in Fiore, una richiesta di accesso agli atti relativi alle procedure di gara ed alla realizzazione di una ciclovia finanziata dalla Regione Calabria con Fondi POR/UE per un ammontare di 1.175.675,66 € ( un milione cento settantacinque/66).
In qualità di cittadino residente a San Giovanni in Fiore, ho assunto questa iniziativa per consentire la necessaria e dovuta informazione rispetto ad un atto specifico della P. A., ovvero ad una opera per la quale sono state impegnate consistenti risorse pubbliche e sollevate perplessità e dubbi di varia natura da parte di numerosi cittadini che sono stati oggetto di articoli di stampa.
Tale richiesta è stata avanzata allo scopo di rispondere agli insistenti interrogativi circolanti nell'opinione pubblica al fine di sgombrare ogni dubbio ed affermare la necessaria trasparenza.
Dopo oltre un mese di silenzio e una ulteriore sollecitazione, è stata negata la possibilità di accedere agli atti richiesti, ricorrendo a formalismi giuridici con l'evidente tentativo di raggirare le più elementari regole di trasparenza ed i basilari canoni di etica, di responsabilità e di buon senso nella gestione della cosa pubblica.
È questo un fatto grave ed inquietante che deve fare riflettere e che la dice lunga su quanto si sta verificando nel Comune. Perché si impedisce di prendere visione degli atti di una gara di appalto di un'opera pubblica? Cosa c'è da nascondere? Noi non siamo stati animati da alcun pregiudizio o sospetto allorché abbiamo avanzato la richiesta di accesso agli atti per conto del "Comitato 18 Gennaio" ma solo dalla necessità di contribuire a fare chiarezza per eliminare ogni dubbio. Bisogna però purtroppo dire che l' atteggiamento anacronistico e arrogante di chi ha la responsabilità di guidare il Comune non solo umilia l'agibilità democratica ma oggettivamente finisce con generare sospetti ed ombre che alimentano sfiducia e discredito verso le istituzioni.
Ne si può pensare di scaricare la responsabilità di un fatto così grave sulla burocrazia del Comune a cui, com' è risaputo, si chiede di firmare la qualunque.
La garanzia di trasparenza nella amministrazione della cosa pubblica costituisce un principio e un valore basilare ed irrinunciabile che nessuno può arrogarsi il potere di calpestare o mettere in discussione.
Si illude chi pensa di impedire il controllo democratico sulle risorse pubbliche ricorrendo ad espedienti e formalismi giuridici.
I cittadini hanno il diritto di sapere come e con quali procedure sono state utilizzate le risorse pubbliche destinate, nel caso specifico, alla realizzazione della ciclovia .
La relativa documentazione deve essere messa a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.
Sarà messa in atto ogni iniziativa per consentire alla popolazione ed ai singoli cittadini di sapere come vengono utilizzate le risorse pubbliche ovvero i soldi che pagano con le loro tasse. "
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