«La sindaca Rosaria Succurro eviti la chiusura dell’ambulatorio di Oncologia dell’ospedale di San Giovanni in Fiore. La mia amministrazione ha lottato a denti stretti per aprirlo, ma ora rischiamo di perderlo a causa dI scelte inaccettabili dell’Asp di Cosenza». È il messaggio perentorio dell’ex sindaco di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, che ricorda: «I viaggi della speranza fuori regione sono terribili. Ne conosco il peso perché ho perso familiari a causa del cancro. Abbiamo il dovere di difendere questo servizio così importante, di farlo insieme al di là dei colori politici e di pressare i vertici della sanità perché diano risposte e diritti a San Giovanni in Fiore, il Comune montano più popoloso d’Europa». «L’atto aziendale dell’Asp di Cosenza e il vigente decreto commissariale sulla rete dell’assistenza contemplano – prosegue Belcastro – l’ambulatorio di Oncologia per le chemioterapie e i controlli. Siamo pronti ad agire a tutti i livelli, se il servizio dovesse essere chiuso. Finora i commissari alla sanità regionale hanno pensato soprattutto al bilancio e non al diritto alla salute dei cittadini calabresi, ancora più compromesso dalla disorganizzazione generale sull’emergenza Covid. Paradossalmente il disavanzo è aumentato ma i servizi sono stati ridotti all’osso o addirittura chiusi. Difendere il nostro ambulatorio di Oncologia – conclude Belcastro – deve essere la priorità di tutti, in particolare della politica. Dopo dovremo confrontarci costruttivamente sul rilancio dell’ospedale e dell’assistenza territoriale, ma uniti dovremo avere la capacità di ottenere la sospensione dei vincoli del piano di rientro».
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