L’attacco dell'opposizione dopo l’ultima seduta di consiglio comunale
20 dicembre 2024 13:30A San Vito, nell’ultima seduta consiliare, il gruppo di minoranza LiberaMente, guidato dalla capogruppo consiliare Francesca Savari, ha salutato il consigliere Gianfranco Macrì, dimessosi dalla carica a seguito della nomina a Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università di Salerno. Al suo posto, è subentrata Stefania Rocca, prima dei non eletti nelle ultime consultazioni.
Nel commentare la surroga, il gruppo LiberaMente ha espresso “i più sentiti ringraziamenti al professore Macrì per il lavoro svolto finora,” augurandogli una carriera universitaria “crescente ed ambiziosa”. Contestualmente, ha rivolto un messaggio al nuovo consigliere: “Al consigliere Rocca, una ferma e dedita azione politica in un momento particolarmente critico per il nostro paese”.
La transizione politica, tuttavia, si inserisce in un quadro desolante per la comunità, secondo quanto denunciato dal movimento guidato dalla Savari. In una nota, LiberaMente ha tracciato un quadro fosco della situazione politico-amministrativa, parlando di “una fase più critica della storia recente” e di una gestione che sta portando San Vito verso un punto di non ritorno. “Il paese non riesce a risollevarsi dalla propria condizione di marginalità a causa di una pessima amministrazione. Lo stato di abbandono riguarda innanzitutto il territorio, con strade, fiumi e abitazioni del centro storico che sono usciti dal perimetro di attenzione di questa amministrazione”.
LiberaMente non risparmia critiche sulla leadership e la gestione del Comune: “Il fallimento riguarda la leadership, i programmi, lo stile comunicativo, i rapporti sociali. Chi amministra pensa di poter bypassare tutto, anche il rispetto”. La nota si fa ancora più dura, sottolineando come l’amministrazione attuale abbia abbandonato “la grammatica democratica, relegandola ai margini del confronto politico”.
Il movimento di opposizione non lascia spazio a dubbi: “Il disastro è talmente conclamato che solo un reset immediato potrebbe dare una speranza di rinascita. Lo hanno capito in molti: preso il potere, chi governa ha pensato soltanto a coltivare aspirazioni di basso profilo. Nel mentre, il paese muore”.
Con toni accesi, LiberaMente denuncia il rischio di “danni irreparabili” per la comunità e ribadisce la necessità di un cambio di passo: “San Vito è stanca di assistere allo scorrere lento di questa politica. Quando la campanella dell’ultimo giro suonerà, non sarà mai troppo tardi”.
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