Sanità calabrese, una priorità per il ministro Speranza. In programma una visita a Catanzaro

articolo speranza

di ENZO COSENTINO

E’ la Calabria una delle prime tappe del tour che il neo ministro della Salute, Roberto Speranza, ha in programma per una ulteriore conoscenza in presa diretta della situazione in cui si trova il sistema sanità. Fonti vicino all’esponente di Leu con incarichi governativi, parlano di “atto dovuto nei confronti di una regione dove la sanità sta vivendo momenti drammatici che devono essere affrontati con decisioni immediate.”

La visita –si apprende sempre da fonti romane- potrebbe avvenire già entro la fine del corrente mese. E di sanità calabrese, nella sua complessità, gli esponenti regionali di Articolo 1 ne parleranno con il ministro Speranza in occasione della direzione nazionale del movimento che si terrà il 21 prossimo. Un appuntamento importante in cui diversi sono gli argomenti in discussione e un posto di priorità potrebbe essere riservato alla situazione politica della Calabria che si appresta ad affrontare una sfida elettorale per il rinnovo del governo regionale. Con la visione di un concreto effettivo rilancio del centrosinistra. In considerazione di tanto Leu che ha ottenuto uno dei ministeri chiave del nostro sistema paese si prepara ad essere non soltanto incisivo nelle soluzioni dei problemi calabresi ma anche ad avere un ruolo di spinta in un centrosinistra – ove mai si compatterà-che solo realizzando un quadro di assieme dei bisogni della gente di Calabria potrà tornare competitivo. E si riapre – almeno così dovrebbe essere nella logica- un filo diretto con il Pd.

E con i Cinquestelle? Molto dipenderà dalle decisioni che Leu dovrebbe assumere in tempi brevi dal momento che in Calabria il quadro politico è nel suo complesso incerto. Ma al di la dei giochi tattico-strategi i Leu di Calabria guardano al problema sanità con forte impegno –come ci ha confermato l’on. Arturo Bova – a fronte di situazioni emergenziali da risolvere e che appunto saranno oggetto di confronto nel loro primo approccio con il ministro Speranza auspicandone la sua venuta in Calabria e nel Capoluogo di regione dove la situazione sanitaria è esplosiva. In Calabria la sanità scoppia a macchia di leopardo. Si vuole attendere la deflagrazione completa? Un riordino, è vero, chiede competenze non allineate ad esigenze di cassa e di caste, due ostacoli difficili da superare. Risparmi ma non sulla salute dei cittadini, revisione e sistemazione degli organici di tutte le strutture, certamente, ma privilegiando, con responsabilità ed obiettività, il merito e le capacità dei manager che si nominano. Rivalutazioni di chi ha dato e riesce ancora a dare in termini di organizzazione e di economie di bilancio prova di capacità. Tenendo anche conto che la nostra regione ha ampie risorse umane con cui affrontare la situazione.

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