Sanità, disallineamenti e ritardi: avanzo economico perché le risorse non sono state impiegate per l'assistenza

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Cittadella Regionale

Il verbale dei ministeri vigilanti della riunione del 22 gennaio 2024. Disavanzo da quasi 75 milioni che diventa avanzo dopo le coperture da 121 milioni

  18 aprile 2024 23:16

di GABRIELE RUBINO

E meno male che dovevano tornare i buoni rapporti. Nell'ultimo verbale disponibile redatto dai ministeri che vigilano sul piano di rientro della sanità calabrese (quello della riunione del 22 gennaio 2024, che ha aggiornato quella del 18 settembre 2023) non sono certo fioccati i complimenti alla struttura commissariale. Una riunione che serviva per il consuntivo 2022 e, naturalmente, e suscettibile di un diverso candeggio visto che pochi giorni addietro si è tenuto un ulteriore incontro. Tuttavia, partiamo dai documenti. 

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Stando a quanto riportato. La sanità calabrese (nel 2022) ha registrato un disavanzo di 74,6 milioni di euro. Dopo il conferimento delle coperture per quasi 121 milioni di euro (tasse aggiuntive a carico dei calabresi e quota sociale) si registra un avanzo di 46,3 milioni di euro. Segno più che tuttavia ha un sapore amaro. Infatti, come si legge nel documento ministeriale "I Tavoli ricordano, con riferimento alle risorse derivanti dalla leva fiscale, obbligatoriamente destinate all’equilibrio del SSR dal Piano di rientro, che, nelle more della conclusione dell’attività di ricognizione del debito pregresso e dell’approvazione di tutti i bilanci degli esercizi pregressi, non è assentibile una diversa destinazione del margine di 46,3 mln di euro che ora si osserva". Tradotto: risorse che devono rimanere bloccate per eventuali coperture di precedenti disavanzi. I ministeri segnalano ancora: "Si segnala nuovamente che l’avanzo che si osserva dopo le coperture nell’anno 2022 è collegato
al ritardo degli interventi - ritardo evidenziato dai consistenti accantonamenti delle risorse del
FSR indistinto e vincolato - che avrebbero dovuto essere attuati per il potenziamento dei LEA,
auspicati anche dalle numerose iniziative legislative nazionali a sostegno della Regione Calabria
intervenute negli anni e dall’iscrizione dei contributi dello Stato a sostegno del Piano di rientro
della Regione Calabria che appaiono non utilizzati". Nuova traduzione: anche se la Calabria è in avanzo non è una buona notizia poiché le risorse non sono state impiagate per l'attività assistenziale. Se non si gradisce la traduzione, si usi la metafora di Occhiuto del "motore spento" della sanità calabrese. 

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Restando alla situazione economico-finanziaria che, ovviamente, non può prescindere dai conti economici delle singole Asp e aziende ospedaliere, i tavoli hanno avuto gioco facile a rimarcare l'assenza disallineamenti generati dalla maxi operazione di un anno dietro. Quella per cui (per legge nazionale) i consuntivi 2022 dovevano essere adottati entro giugno 2023. Ad esempio, l'Asp di Cosenza ha rimesso mano ai suoi conti in due momenti successivi. Ma attenzione, adottati non significa approvati dalla Regione. E, infatti, l'unico ad esserlo è quello del Gom di Reggio Calabria. Per la precisione: "I Tavoli comunque segnalano che non è garantita la coerenza tra il modello CE Consuntivo 2022 e il modello LA 2022 delle aziende 202 ASP di Crotone e 915 AO Bianchi Melacrino Morelli. Inoltre, la mancata trasmissione entro la scadenza dei modelli LA 000 e del consolidato regionale 999 non consente di effettuare le verifiche di coerenza con i rispettivi modelli CE Consuntivo 2022. Anche con riferimento all’anno 2021 sono presenti disallineamenti tra i modelli CE e LA in quasi tutti gli enti, ad esclusione delle aziende 201 ASP di Cosenza e 914 AOU Mater Domini. I Tavoli, nel ribadire quanto sopra evidenziato in merito alle procedure amministrativo contabili, invitano la struttura commissariale al rispetto delle scadenze e a garantire la bontà e la coerenza dei dati aziendali e dei dati consolidati trasmessi al NSIS al fine di non ritardare nè compromettere le istruttorie da parte dei competenti organismi centrali".

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