Il comitato ribadisce che "serve allora un nuovo protagonismo dei cittadini delle associazioni che operano nei territori. La storia del mai nato Ospedale di Cassano e del suo distretto sanitario è emblematica"
02 dicembre 2020 13:29"La drammatica vicenda della pandemia ha rivelato tutte le debolezze del sistema sanitario calabrese. Una debolezza che ha responsabilità precise, territori lasciati al loro destino, con il conseguente indebolimento della rete territoriale e delle attività di prevenzione, il ricorso sempre più diffuso alla sanità privata, dove la risposta ai bisogni si è trasformata da servizio a merce lucrosissima". Così in una nota stampa del Comitato spontaneo di cittadini in difesa per il diritto per la salute di Cassano All’Ionio. "Oggi, dopo questo dramma, - prosegue la nota - cresce la consapevolezza di ripensare e riorganizzare il sistema, a partire da un cospicuo rifinanziamento e dal riconoscimento al personale sanitario del suo ruolo e, soprattutto un piano straordinario di nuove assunzioni".
"È evidente che questo processo non può essere gestito dagli stessi che hanno procurato il danno. Serve allora un nuovo protagonismo dei cittadini, - si legge ancora - delle associazioni che operano nei territori. La storia del mai nato Ospedale di Cassano e del suo distretto sanitario è emblematica. Una vicenda, che grida giustizia, su cui oggi, si agitano fantasmi del passato, che hanno determinato enormi danni a discapito dei cittadini, che da 40 anni, sono stati privati di un loro sacrosanto diritto, costretti a costosissimi viaggi della speranza. La pandemia, ci ha poi rivelato come per decenni, si sono consumate sulla pelle dei cittadini, promesse puntualmente mai mantenute e, oggi, ci consegna un compito, quello di riprendere l’iniziativa affinché un nuovo e più efficiente modello di salute sia costruito con la partecipazione della popolazione".
"Per questi motivi, - conclude il comitato - pensiamo sia utile rilanciare l'azione dei cittadini in difesa della sanità pubblica, aperto a coloro che vorranno portare idee e impegno e che da subito lavori ad una piattaforma territoriale capace di permettere alla cittadinanza attiva di essere interlocutrice di questa nuova fase della sanità e stimolo costante per la difesa dei diritti garantiti dalla costituzione, a cominciare dai livelli essenziali di assistenza. Certamente, la battaglia non si ferma qui e consegneremo al nuovo commissario, prefetto Longo, un dettagliato dossier su quanto è accaduto nel corso degli anni".
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