Sanità. La Lega Catanzaro a sostegno dei tirocinanti: "Sbloccare il loro percorso pratico formativo"

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Una immagine di infermieri
  15 novembre 2020 15:49

Chiede di “sbloccare le assunzioni in campo sanitario nel numero necessario per superare le criticità, ma soprattutto è necessario sbloccare il percorso pratico formativo dei tirocinanti OSS (operatori socio-sanitari), figura di base che opera nei servizi essenziali non sostituibili della sanità, che verrebbe a mancare se non formata in tempo”.

Perché per il coordinamento provinciale della Lega oggi la “sanità calabrese è governata dalla burocrazia e la burocrazia non ha anima, non ha competenza, ha il solo scopo di sostituirsi alla politica, creando quel potere parallelo e odioso che ha portato alla inefficienza amministrativa e alla recessione economica, come aveva perfettamente previsto il sociologo e filosofo Max Weber nei suoi studi. Rende ai cittadini una vita impossibile, fatta di cartacce, procedure astruse, disorganizzazione, modulistica incomprensibile. In sintesi, crea un apparato burocratico lontano dai bisogni dei cittadini, ma soprattutto causa del mancato sviluppo della Regione”

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 “Il covid 19 ci trovati impreparati!  Ma cosa si sta facendo, oltre agli annunci del Governo Nazionale per superare questa crisi sanitaria? La nostra Regione – spiegano dal coordinamento provinciale - è stata dichiarata zona rossa perché è priva di adeguate infrastrutture sanitarie atte a frenare la crisi virologica, ma non per il numero di contagiati che è al di sotto dei parametri nazionali. Il silenzio assordante sulla vicenda dei tirocinanti  tiene fermi ai box circa 150 OSS (solo in provincia di Catanzaro) in formazione in vari enti”.  

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 La Lega, si fa portavoce, dopo il proficuo incontro, svoltosi con il referente dei tirocinanti OSS - Gregorio Spinzo, di collaborare per la soluzione del problema, che può essere risolto richiamando l’ultimo DPCM varato in data 03.10.2020 che recita: ”.... le esperienze di tirocinio - sia curriculare, sia extracurriculare - sono consentite se le attività lavorative in cui devono svolgersi non sono state sospese o soggette a restrizioni, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale e nel rispetto dei protocolli delle rispettive aziende. Ove compatibile con l’attività e gli obiettivi formativi, le attività di tirocinio possono essere svolte in modalità a distanza assimilabili allo smartworking. Per quanto riguarda i tirocini curriculari previsti nell’ambito dei percorsi di formazione regolamentata (es. professioni sanitarie etc.), si ricorda che gli stessi possono essere svolti solo in presenza.”

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 “Spetta ora alle ASP superare eventuali problematiche che impediscono di completare il tirocinio degli OSS, ricordando che va garantito il diritto allo studio, facendo terminare un percorso di studi essenziale per il sistema sanitario che, può essere svolto con percorsi in reparti a “rischio minore” nel quale impiegare le unità in tirocinio. Tirocinanti che in tal caso vanno inoltre a ripianare l’organico delle strutture sanitarie con risorse a costo zero, traendo inoltre tesoro e completando così la loro formazione che si arricchisce di un’esperienza importante per la specificità del rischio. I tirocinanti sono consapevoli del rischio derivante da COVID-19 , ma da questa esperienza oltre a formarsi, trarrebbero una grande esperienza utile al Paese; essi hanno intrapreso una scelta consapevole del rischio e quindi trarrebbero tesoro dall’esperienza professionale che va a valorizzare la sanità regionale. Completare il loro tirocinio formativo, significherebbe essere pronti ad incrementare gli organici regionali senza trovarsi impreparati e quindi impiegabili nel sistema. I tirocinanti sono tutti coperti di assicurazione per responsabilità civile; sono sottoposti a screening sanitario per idoneità all’impiego; rispettano le normative vigenti per prevenire il contagio da covid mediante tampone rino-faringeo, prima dell’avvio in tirocinio". Senza dimenticare  che la necessità di completare il tirocinio degli OSS, è stata rappresentata al responsabile S.S. Gestione Personale Convenzionato – ASP di Catanzaro il  6 ottobre 2020 "senza ottenere alcuna risposta, così confermando l’odioso sistema burocratico".  

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