di SAVERIO PALERMO
Oggi mi son sorpreso a fare due conti.
I cittadini residenti nella nostra Regione sono circa 2 milioni. Un numero considerevole su cui avviare una ricerca per individuare, eliminando ogni desiderio di esterofilia, un probabile candidato per un incarico di responsabilità nell’emergenza Sanità.
Effettuando un primo screening che escluda soggetti di età troppo avanzata, bambini o i troppo giovani, i non idonei alla funzione perché privi di basilari requisiti o di un adeguato background nello specifico campo, i molti comunque disinteressati ad incarichi di responsabilità, è ragionevole presupporre che almeno un migliaio potrebbero essere considerati gli idonei.
A tutto vantaggio della loro azione, a parte ogni considerazione di carattere etico e professionale, il conoscere e saper interpretare la realtà e le vere esigenze del territorio su cui operare.
Certo molti di essi non saranno vicini alle stanze del potere, molti non saranno iscritti a partiti o comunque affiliati ad associazioni di qualsiasi natura e colore, forse molti avranno dimostrato libertà di pensiero ed azione che li ha resi indipendenti da qualsiasi manipolazione . Ma tali “limiti”, in questa fase di grande emergenza, potrebbero forse essere superati dai “ politici “ chiamati a decidere e nominare .
Ho sempre pensato che non fosse necessario aver all’attivo un premio Nobel per gestire un’Azienda, anche se Azienda Sanitaria. Molti, medici, amministrativi, amministratori, potrebbero adempiere a tale incarico purché dotati una giusta visione del problema, una efficace capacità organizzativa, una giusta umiltà nel recepire idee e consigli, una necessaria libertà operativa e decisionale e, prima di ogni altra cosa, un’indubbia moralità. Difficile oggi nel nostro Sistema Paese, ma ancora credo non impossibile.
Forse potrebbe essere utile quale ulteriore filtro nella scelta, e lo propongo, che per tale incarico non corrisponda alcun corrispettivo economico fisso, elargito anche e solo per occupare il ruolo, una poltrona. Si potrebbe quantificare un giusto compenso, nel nome di una tanto decantata e giusta meritocrazia, identificato e correlato a specifici obiettivi; corrisposto solo al raggiungimento degli stessi.
Credo che la selezione sarebbe ancora più rapida e facile, l’azione non orientata solo al guadagno ed interesse personale, il risultato più immediato ed efficace.
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