E' stato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a chiedere al dipartimento della Protezione civile alla presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per il sistema ospedaliero della Calabria deliberato dal Consiglio dei ministri. LEGGI QUI LA NOTIZIA DELLE ULTIME ORE
Nella comunicazione al Dipartimento Occhiuto descrive "alcune ineludibili esigenze per le quali risulta necessaria l'emanazione di disposizioni che disciplinino procedure acceleratorie volte a consentire la rapida costruzione dei nuovi nosocomi". Occhiuto ricorda che 20 anni fa "proprio in ragione dell’impellente necessità di ammodernamento del patrimonio ospedaliero, il Governo aveva proceduto a dichiarare un’emergenza di Protezione Civile volta a colmare le carenze Ospedaliere del territorio calabrese, con lo scopo di realizzare tre dei sette principali ospedali del sistema ospedaliero pubblico, salvo poi giungere alla chiusura di tale emergenza, dopo 6 anni e senza essere pervenuti all’obiettivo, data la complessità scaturita dalla combinazione di un settore delicato, quale quello sanitario, in uno dei contesti territoriali probabilmente più bisognosi e critici, sul piano infrastrutturale, della nazione".
"La giunta da me presieduta - scrive Occhiuto - ha provveduto a dare nuovo impulso alla ripresa dell'attività di costruzione degli ospedali ma, alle difficoltà incontrate dalla precedente esperienza commissariale, si è aggiunta l'inattuabilità dei progetti allora predisposti che risultano ormai superati sul piano tecnico, sanitario ed economico, risalendo a soluzioni di circa 20 anni addietro". Il governatore sottolinea quindi che alla luce della modernizzazione di processi e apparecchiature, oltre alle nuove regole introdotte dal Covid è "imprescindibile la necessità di aggiornare i progetti ma, al tempo stesso, di massimizzare lo sfruttamento di tutto ciò che negli anni è stato fatto, così da pervenire quanto prima a poter dotare il territorio di tali opere. Ripartire da zero, a cominciare dalle aggiudicazioni e/o altro, oltre ad allontanare i tempi per dare risposta a necessità conclamate e urgenti, potrebbe anche ingenerare contenziosi che, come spesso accade, non risultano mai funzionali alla riduzione dei tempi di realizzazione delle opere". Dopo avere sottolineato che il quadro normativo "non consente di perseguire utilmente le priorità di interesse pubblico nel settore delle strutture sanitarie regionali" Occhiuto afferma che "si rende assolutamente necessario avvalersi di misure eccezionali per superare le oggettive criticità, colmando quindi una carenza sanitaria non più sostenibile".
Il governatore evidenzia poi come gli attuali ospedali sono obsoleti e che solo l'ospedale Mater Domini di Catanzaro è stato inaugurato 18 anni fa mentre le strutture pubbliche "risultano attualmente oltremodo vetuste" dando luogo ad "una doppia negatività tra costi e prestazioni". Occhiuto chiede quindi, "nell'interesse pubblico", di "definire con ogni urgenza un appropriato quadro normativo che consenta lo snellimento dei processi decisionali attuativi del piano dell'edilizia sanitaria, istituendo procedure più celeri adeguate per soddisfare le ineludibili esigenze in ambito sanitario". In linea con la lettera, nelle ultime settimane erano stati presentati due emendamenti di Forza Italia ispirati da Occhiuto, uno da Francesco Cannizzaro alla Camera, ed uno al Senato proprio per chiedere lo stato di emergenza per gli ospedali calabresi.
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