Sanità nel Crotonese, la Cisl Magna Grecia al Consiglio comunale aperto a Mesoraca
"Non abbiamo bisogno di divisioni né di polemiche, ma di responsabilità e di una volontà comune per costruire, insieme, un sistema sanitario di qualità, all’altezza della dignità delle persone e dei territori». Così Daniele Gualtieri, Segretario generale della CISL Magna Grecia, è intervenuto ieri sera al Consiglio comunale aperto di Mesoraca dedicato alla sanità - presenti anche il componente di segreteria Salvatore Federico e il responsabile del Dipartimento della Pubblica Amministrazione Luigi Tallarico - portando la voce del sindacato e dei tanti cittadini che ogni giorno fanno i conti con disservizi, carenze e disuguaglianze nell’accesso alle cure.
«La sanità – ha detto Gualtieri – è un diritto irrinunciabile, previsto dalla Costituzione. Eppure, nei nostri territori ci si ammala due volte: la prima per la patologia, la seconda per l’incertezza del percorso di cura. Abbiamo strutture sottodimensionate, ambulanze senza medici, guardie mediche lasciate all’abbandono, personale ridotto all’osso, mentre i cittadini sono costretti a percorrere decine di chilometri su strade impervie anche solo per un esame diagnostico".
Gualtieri ha rimarcato come la medicina territoriale debba essere rafforzata, con investimenti in risorse umane e tecnologiche, e l’apertura delle case di comunità, delle COT e dell’unico ospedale di comunità previsto su Mesoraca: «Non bastano le dichiarazioni, servono azioni. La buona sanità si fa con programmazione, organizzazione, dotazioni all’avanguardia e personale motivato. Le strutture sanitarie, le case e gli ospedali di comunità, le centrali operative territoriali, non sono solo edifici, ma il simbolo di un progetto di rinascita per l’intera sanità del nostro territorio. Un’occasione per trattenere i nostri giovani, per richiamare chi è andato via, per offrire ai cittadini una sanità giusta, efficiente, vicina".
Gualtieri ha accolto con favore alcuni impegni assunti dalla commissaria dell’ASP di Crotone Monica Calamai, in particolare l’annuncio della partenza della piattaforma per la telemedicina, l’avanzamento dei lavori per le case di comunità e la disponibilità ad aprire un confronto sull’atto aziendale con sindaci e parti sociali: «È un passo importante, che giudicheremo nei fatti. Auspichiamo che a questi annunci seguano risultati concreti».
Il sindacato ha anche posto l’attenzione sulle diseguaglianze territoriali, soprattutto nelle aree interne, dove il deficit sanitario si somma a quello infrastrutturale, alla carenza di trasporti, ai problemi di viabilità: "La prossimità è giustizia, è prevenzione, è diritto alla salute. Non possiamo accettare che l’emigrazione sanitaria resti la sola alternativa. La sanità privata può e deve contribuire, ma va potenziata quella pubblica, perché il privato non può sostituirsi al pubblico. Il sistema pubblico deve restare il pilastro della sanità, con standard uniformi, accessibili, di qualità. Abbiamo poi competenze che oggi ricoprono ruoli apicali in altre regioni: chirurghi, primari, specialisti nati e cresciuti qui, che potrebbero contribuire a rafforzare il nostro sistema sanitario. Serve un piano straordinario per attrarre queste professionalità: incentivi, condizioni lavorative dignitose, possibilità di crescita. Per questo è fondamentale investire su nuove assunzioni: medici, infermieri, operatori sanitari e personale amministrativo. Senza risorse umane e buona organizzazione non c’è qualità. Senza qualità non c’è diritto alla salute. Serve valorizzare il merito, e soprattutto che la politica faccia programmazione ma si tenga lontana dalla gestione della sanità"
Gualtieri ha poi annunciato che la CISL Magna Grecia proseguirà il suo impegno con iniziative sul territorio e un confronto serrato con l’Azienda sanitaria provinciale: «Abbiamo già chiesto un incontro alla commissaria Calamai. Vogliamo costruire soluzioni, non limitarci alle denunce. Essere sindacato di prossimità significa aiutare le persone nei percorsi di cura, sostenere i più fragili, promuovere politiche sanitarie efficaci. La salute è il primo dei diritti. Senza salute non c’è lavoro, non c’è scuola, non c’è comunità. E noi, come CISL, continueremo a batterci con responsabilità e visione per fare in modo che la salute sia un diritto riconosciuto a tutti e non un privilegio da conquistare".