Sanità, per "sbloccare" le assunzioni servono altre verifiche. Il sub-commissario Crocco arriva a fine agosto

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images Sanità, per "sbloccare" le assunzioni servono altre verifiche. Il sub-commissario Crocco arriva a fine agosto

  06 agosto 2019 20:21

di GABRIELE RUBINO

Dopo la recente batosta sui conti 2018 "certificata" nell'ultima seduta del Tavolo Adduce (leggi qui), nel dipartimento regionale di Tutela della Salute si prova a risolvere la questione più spigolosa, quella del personale. Da una serie di incontri a cui hanno partecipato alcuni dei direttori generali facenti funzione delle Asp e delle aziende ospedaliere sarebbero trapelate rassicurazioni sul fatto che i ministeri vigilanti sull'attuazione del Piano di Rientro non ostacoleranno il turn over. Non fosse altro che per evitare il blocco è stata inserito apposta un emendamento (di portata generale) nel Decreto Calabria. Non unità aggiuntive ma quanto meno innesti per coprire i buchi causati dai pensionamenti ordinari e dal surplus imputabile alle uscite anticipate con Quota 100. Le procedure concorsuali riprenderanno, ma prima occorre fare la ricognizione del personale con la stesura puntuale del fabbisogno. Ci vorranno delle settimane.

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Come qualche settimana bisognerà attendere ancora prima di vedere il nuovo sub-commissario Maria Crocco, che ha sostituito Thomas Schael dimessosi all'inizio di luglio. In Cittadella sul calendario hanno segnato il giorno 27 agosto come quello dello sbarco in Calabria dell'ex dirigente della Regione Abruzzo. Molto complicata resta la partita della selezione dei nuovi commissari, già condizionata da pesanti ritardi mentre doveva essere piuttosto rapida. Nonostante le aspettative dei Cinque Stelle, su otto fra Asp e aziende ospedaliere "libere" (esclusa l'Asp di Reggio Calabria sciolta per infiltrazioni mafiose), al momento solo due sarebbero coperte. Infatti nonostante il governo avesse individuato tre figure: Giuseppina Panizzoli  all'Annunziata di Cosenza, Isabella Mastrobuono al Pugliese-Ciaccio e Gilberto Gentili all'Asp di Crotone, quest'ultimo pare abbia rinunciato. Non c'è certo la fila per guidare un ente della sanità calabrese.

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