Sanitari aggrediti a Lamezia, gli Infermieri di Catanzaro chiedono interventi immediati

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Francesco Pitaro
  26 aprile 2025 11:35

Ieri sera si è consumata un’altra aggressione a danno di operatori sanitari del pronto soccorso di Lamezia Terme. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Catanzaro, presieduto da Giovanna Cavaliere, ha scritto oggi, per il tramite dell’Avv. Francesco Pitaro, al Commissario dell’ASP Catanzaro, al Commissario per la Sanità in Calabria, al Prefetto di Catanzaro e al Questore di Catanzaro. Si legge nell’atto: “Che l'Opi Catanzaro è l'Ordine, previsto e riconosciuto dalla legge, a cui sono iscritti obbligatoriamente tutti gli infermieri; Che l'Opi svolge azione a tutela dei propri iscritti infermieri; Che da tempo si assiste, purtroppo, ad aggressioni a carico degli operatori sanitari che svolgono con dedizione e attaccamento la loro attività lavorativa nell'interesse dei pazienti; Che è di ieri la notizia secondo cui operatori sanitari del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Lamezia Terme sono stati aggrediti fisicamente da un paziente; Che trattasi, nel caso specifico, di una infermiera e di due medici che stavano regolarmente svolgendo le loro tipiche prestazioni sanitarie; Che trattasi di un fatto grave che pone a repentaglio la sicurezza e l'incolumità degli operatori sanitari; Che, inoltre, il terrore di poter subire aggressioni impedisce agli operatori sanitari di agire con serenità nello svolgimento delicato della loro attività sanitaria; Che nel caso che occupa sembra che l'aggressione sia stata favorita dal fatto che presso il pronto soccorso dell'Ospedale di Lamezia Terme manchi un permanente e continuo e ininterrotto presidio di sicurezza; Che occorre, pertanto, che si attivi presso l'Ospedale e il Pronto Soccorso di Lamezia Terme un continuo e permanente presidio di sicurezza con la presenza ininterrotta delle forze dell'ordine o anche di guardie private pronte ad intervenire a tutela degli operatori sanitari; Che tutto ciò non è ulteriormente tollerabile; Che, infatti, l'assenza di permanenti presidi di sicurezza favorisce ingiuste aggressioni a carico dei laboriosi operatori sanitari, impedisce lo svolgimento sereno delle prestazioni sanitarie da parte degli incolpevoli operatori sanitari e potrebbe anche riflettersi sulle efficacia delle prestazioni sanitarie richieste; Che il datore di lavoro e tutti i soggetti che si occupano istituzionalmente di Sanità e di Sicurezza non possono ignorare le continue ed ingiuste aggressioni subite dagli operatori sanitari ma devono prontamente intervenire al fine di impedire che tali ingiuste aggressioni continuino a danno degli operatori sanitari e a danno dei servizi sanitari offerti”. In conclusione dell’atto sottoscritto dalla Presidente dott.ssa Giovanna Cavaliere e dall’Avv. Francesco Pitaro “si CHIEDE che il Commissario dell'Asp Catanzaro, il Prefetto di Catanzaro, il Questore di Catanzaro e il Commissario ad acta per la Sanità' in Calabria vogliano prontamente e tempestivamente e senza indugio intervenire prevedendo la presenza continua e permanente e ininterrotta di presidi di sicurezza all'interno dell'Ospedale di Lamezia Terme e del Pronto Soccorso di Lamezia Terme CHIEDE che il Commissario dell'Asp Catanzaro, il Prefetto di Catanzaro, il Questore di Catanzaro e il Commissario ad acta per la Sanità' in Calabria vogliano comunque svolgere con immediatezza e tempestività e senza indugio ogni ulteriore e dovuta attività e iniziativa dirette ad impedire ulteriori ingiuste aggressioni a danno degli operatori sanitari dell’Ospedale e del Pronto Soccorso di Lamezia Terme. Tanto si chiede al fine di far desistere eventuali potenziali aggressori dallo svolgimento di ulteriori aggressioni nei confronti degli incolpevoli operatori sanitari e al fine di permettere agli operatori sanitari di poter rendere le loro prestazioni sanitarie con serenità e in sicurezza nell'interesse esclusivo dei pazienti, in ossequio all’art. 32 della Costituzione, che correttamente richiedono prestazioni sanitarie efficienti di emergenza/urgenza e a tutela dell'incolumità degli operatori sanitari. Eventuali ulteriori inerzie da parte di chi deve intervenire al fine di prevedere uno stabile e permanente presidio di sicurezza e al fine di garantire la tutela della incolumità degli operatori sanitari non saranno più tollerate e l'Opi Catanzaro, nel caso di omesso tempestivo intervento, riserva di agire, in ogni sede, al fine di tutelare i propri iscritti e conseguentemente il diritto dei pazienti di ottenere efficienti prestazioni sanitarie”.

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